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Pere, aumenta il consumo del 20%

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Per i prodotti agricoli italiani calano i prezzi e crescono i consumi interni e le esportazioni, nonostante il blocco commerciale con la Russia

Mentre la Russia ha imposto un blocco alle importazione dai paesi europei, il mercato interno italiano quest’inverno ha registrato una crescita e il frutto più richiesto sono le pere.

Secondo Eurostat, la crisi con Putin comunque costa cara: nel periodo agosto-ottobre 2014 sono state esportate in Russia 29mila tonnellate di frutta europea, nello stesso periodo del 2013 invece si erano superate le 210mila tonnellate.

Meglio i dati che arrivano dal continente americano: Il Brasile nel 2014 ha aumentato le importazioni di frutta proveniente dai paesi della comunità europea. Tra i primi dieci fornitori troviamo Spagna (3° posto), Italia (4° posto), Portogallo (6° posto) e Francia (9° posto). I prodotti maggiormente esportati in Brasile da questi paesi sono prugne, pesche e nettarine dalla Spagna, kiwi, mele ed uve dall’Italia, mele dalla Francia, mele e prugne dal Portogallo.

Quest’inverno è aumentato anche il consumo domestico: si segnala un +4,2% e a trainare la crescita, come detto, sono state pere  (+20%), kiwi (+10%) e banane (+5%). Tra i fattori che hanno favorito la crescita sicuramente c’è la diminuzione dei prezzi al dettaglio, stimata da ismea del 5,5%.

‘L’agroalimentare italiano fissa un nuovo record nelle esportazioni raggiungendo quota 34,3 miliardi di euro nel 2014, come certificato oggi dall’Istat. Dal 2004, grazie allo straordinario lavoro di promozione del Made in Italy fatto dalle nostre imprese, registriamo una crescita del 70%’, ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole commentando i dati dello scorso anno.

L’attenzione sul settore è alta anche perché quest’anno nel nostro paese si svolgerà l’Expo che rappresenta una grande opportunità per l’agroalimentare italiano.

Non potevano mancare i nostri consigli per lavare frutta e verdura prima del consumo

a.po

 

 

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agroalimentare, frutta, pere, verdura

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