Se import ed export lo decide la coscienza…

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Il governo indiano ha scelto di vietare le importazioni di foies gras, il prodotto ottenuto attraverso il metodo violento dell’alimentazione forzata: la coscienza del Paese dice no al maltrattamento animale

A decidere import ed export di un Paese è anche la coscienza, non solo le tasche. L’India ha vietato le importazioni di foie gras prodotto attraverso l’alimentazione forzata di oche e anatre. E’ il primo paese al mondo che prende una decisione del genere, contro il maltrattamento degli animali. Il governo indiano ha risposto alle molteplici richieste delle organizzazioni animaliste che da tempo combattono una battaglia per abolire il violento metodo tradizionale di alimentazione forzata di oche e anatre utilizzato per ottenere questo prodotto, tipico della cucina francese.

Nel mondo, altri 17 paesi – fra cui c’è anche l’Italia – hanno vietato la produzione di foie gras ma non le importazioni. Il 90% di foie gras si consuma in Europa e Stati Uniti, tuttavia l’atto del governo indiano è considerata dalle associazioni animaliste un passo importante.

Secondo l’attuale normativa europea perchè si possa parlare di foie gras è necessario che il fegato dell’uccello pesi fra i 250 e i 400 grammi, ovvero dieci volte di più del suo peso normale. L’alimentazione forzata viene utilizzata per far sì che il fegato dell’animale accumuli grandi quantità di grasso fino a sviluppare una vera e propria malattia la steatosi epatica. In realtà, esistono altri metodi, alternativi, all’alimentazione forzata per ottenere una così rilevante crescita del fegato, ma non sono considerati rispettosi della tradizione. 

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