Africa, scimmie in pericolo per le piantagioni di palma da olio

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Le coltivazioni industriali rischiano di distrugegre l’ecosistema dove vivono alcune rare specie di primati

In Africa centrale alcune specie molto rare di primati rischiano l’estinzione a causa dell’espansione delle piantagioni industriali.

Greenpeace Africa parla di tremila ettari di foresta pluviale al confine con la Riserva faunistica di Dja, nella regione Sud del Camerun, distrutti per far posto a coltivazioni industriali: caucciù e olio di palma, in concessione alla società cinese Hevea Sus. È l’habitat, patrimonio Unesco, di alcune specie di gorilla, scimpanzé e mandrilli.

Allarme anche per la foresta nella regione Littoral del Camerun: la locale società Azur vuole convertire in piantagione di palma da olio questa superficie che è adiacente alla foresta di Ebo, dove dovrebbe essere istituito un parco nazionale e dove vivono numerosi mammiferi, come gli elefanti di foresta, e svariate specie di primati a rischio estinzione.

Tra questi Greenpeace ricorda il Drillo: ‘un esemplare di scimmia molto rara, che è possibile trovare soprattutto in Camerun – e la sottospecie di scimpanzé ‘Nigeria-Camerun’, uno dei primati più minacciati al mondo a causa della distruzione del suo habitat per disboscamento illegale, del bracconaggio, del commercio della carne di animali selvatici e degli effetti del cambiamento climatico’.

La coltivazione su scala industriale in queste aree è il principale pericolo per l’ecosistema: ‘le concessioni ad aziende agroalimentari su scala industriale, spesso di proprietà estera, sono assegnate nell’Africa occidentale e centrale senza una vera e propria pianificazione territoriale. Ciò può causare conflitti sociali – quando la deforestazione avviene senza il preventivo consenso delle comunità locali – e può avere impatti molto negativi sulle specie in via di estinzione che appartengono a quell’ecosistema, dato che molte concessioni vanno ad accavallarsi in aree forestali ad alto valore di biodiversità’, spiega Greenpeace.

Decine di milioni di persone vivono e traggono sostentamento dall’ecosistema del bacino del Congo, seconda area di foresta pluviale al mondo; ma la domanda globale di risorse, la corruzione e la fragilità del sistema legislativo comportano una seria minaccia alla conservazione di queste foreste che sono anche di vitale importanza per la lotta al cambiamento climatico.

a.po

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Congo, greenpeace, primati, scimmie

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