La futura uscita della Gran Bretagna avrà rispercussioni anche sulle politiche ambientali? La situazione preoccupa perché l'Europa avrà meno peso a livello internazionale e la Gran Bretagna è un paese grande con una economia avanzata.
Secondo l'ex ministro dell'ambiente, Corrado Clini, interpellato dall'Adnkronos: 'non c'è dubbio che il ruolo di negoziazione dell'Ue a livello globale viene rallentato'. L'ex ministro insiste poi sul concetto di 'burden sharing', l’assegnazione ad ogni paese di un target nazionale per ridurre le emissioni inquinanti.
Spiega Clini: 'la Gran Bretagna avrà una posizione autonoma, non più legata al contesto internazionale di negoziazione. Questo rafforzerà la posizione degli Stati Uniti, in quanto la Gran Bretagna, fino ad oggi, ha svolto un ruolo di ponte'.
Inoltre se la Gran Bretagna volesse accelerare sul piano industriale sarebbe svincolata dai trattati europei in materia di emissioni e quindi potrebbe sentirsi anche più 'libera' di inquinare.