Duemila scuole contro il bullismo via web

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Il fenomeno solo in rari casi arriva a conoscenza di un adulto

C’è un bullismo altrettanto pericoloso rispetto a quello tradizionale: si consuma sul web, magari senza contatto fisico, ma solo tramite una tastiera. Gli effetti possono essere comunque devastanti.

Per questo gli psicologi del Moige (Movimento italiano genitori) e i dipendenti di Samsung visiteranno 2000 scuole italiane per approfondire il tema del cyber-bullismo.

Le prime 4 città coinvolte saranno Milano, Vogogna (VB), Roma e Grignasco (NO).

L’iniziativa è stata preceduta dal lancio di #OFF4aDAY: l’attivazione del primo servizio di aiuto telefonico e via mail per le vittime di bullismo via web.

Agli studenti verrà presentato un kit elaborato dagli psicologi contenente schede didattiche e schede tecniche utili per offrire strumenti per contrastare il bullismo. I materiali saranno declinati in due versioni: una adatta ai ragazzi e una ai genitori.

Come spiega il Moige, con il temine cyber bullismo si intendono tutti gli episofi di bullismo in rete che hanno come fine ultimo quello di aggredire, molestare, intimorire e far sentire a disagio altre persone. Purtroppo, ad oggi, l’85% dei casi di cyber-bullismo non arriva a conoscenza di un adulto.

 

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