Wojtyla, il Papa che amava la natura, proclamato beato

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Wojtyla è stato proclamato beato da Papa Ratzinger in Piazza San Pietro. Lo ricordiamo con alcune sue frasi tratte dai soggiorni in montagna che amava fare in vacanza. Meditazioni e considerazioni profonde che mettono in evidenza il profondo sentimento di amore verso il creato e la natura

Oggi giornata della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II ci piace ricordare il grande Papa polacco con alcune frasi sulla natura tratte dai soggiorni in Cadore e Val Visende.

12 luglio 1987, in Val Visende così rifletteva: “Davanti a questo panorama di prati, di boschi, di torrenti, di cime svettanti noi ritroviamo il desiderio di ringraziare Dio per le meraviglie delle sue opere. Vogliamo ascoltare in silenzio la voce della natura al fine di trasformare in preghiera la nostra ammirazione. Queste montagne, infatti, suscitano nel cuore il senso dell’infinito, con il desiderio di sollevare la mente verso ciò che è sublime. Queste meraviglie le ha create lo stesso autore della bellezza.”

1993 sempre in Cadore: “Cari amici, conservate sempre vivi nell’animo l’amore e l’ammirazione per la natura, che tanta serenità infonde in chi sa riconoscervi i segni della magnanimità del Signore e della sua Provvidenza misericordiosa…Una certa cultura moderna, in un mondo segnato da ritmi di vita incalzanti, sembra spesso emarginare quanti non fanno parte del cosiddetto ciclo produttivo…E’ sintomatico che nel nostro tempo, di fronte a quello che è stato additato come il pericolo dell’olocausto ambientale, sia sorto un grande movimento culturale, mirante alla difesa e alla riscoperta dell’ambiente naturale. A tale urgenza occorre sensibilizzare specialmente i giovani."

1996 in Cadore: “Davanti alla maestà dei monti, siamo spinti ad instaurare un rapporto più rispettoso con la natura. Allo stesso tempo, resi più coscienti del valore del cosmo, siamo stimolati a meditare sulla gravità delle tante profanazioni dell’ambiente perpetrate spesso con inammissibile leggerezza. L’uomo contemporaneo, quando si lascia affascinare da falsi miti, perde di vista le ricchezze e le speranze di vita racchiuse nel creato, mirabile dono della Provvidenza divina per l’intera umanità”.

(a cura di michele guerriero)

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