Tassare carne e latte per tagliare le emissioni? La proposta dell’università di Oxford

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Se mangiassimo meno carne il pianeta starebbe meglio. E pure noi

Ormai è risaputo che gli allevamenti animali hanno un forte impatto ambientale, anche per quello che riguarda le emissioni di co2. Per questo, secondo uno studio dell’Università di Oxford, tassare carne e latte porterrebbe a un taglio delle emissioni e questo salverebbe mezzo milione di vite ogni anno.

Secondo i dati, il settore agroalimentare è responsabile di un quarto delle emissioni di gas serra e la zootecnica ha un ruolo non marginale in tutto ciò. Lo sviluppo dell’allevamento porta a un aumento delle emissioni anche perché per far posto ai pascoli si sottraggono spazi alle foreste. E anche il metano prodotto dalla digestione animale ha un suo impatto.

Lo studio in questione propone di istituire una tassa del 40% sulla carne, per arrivare a una riduzione del 13% sui consumi di questa, e del 20% sul latte. Secondo i calcoli questa misura taglierebbe 1 miliardo di tonnellate all’anno di anidride carbonica, quanto l’intero settore dell’aviazione.
Oltre a tutto ciò rimane il fatto che una dieta che prevede meno carne e più vegetali è più salutare, facendo diminuire le malattie mortali come cancro e disturbi cardiaci.

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