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L’etichetta salvavita che si illumina quando l’alcool nel sangue è troppo alto

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L’etichetta salvavita SafeStamp si applica alla pelle come un normale tatuaggio, misurando in tempo reale il tasso alcolemico di qualsiasi individuo

 

Un’etichetta salvavita che si illumina quando i livelli di alcool nel sangue sono troppo elevati. E’ questa, in sintesi, la nuova soluzione proposta per prevenire gli incidenti stradali legati all’abuso degli alcolici.

L’etichetta, battezzata con il nome di ‘SafeStamp’ ed ideata da due studentesse americane della Miami Ad School (nell’ambito di un concorso pubblicitario promosso dalla Heineken), è costituita in particolare da un microchip piatto che, applicato sulla pelle come un tatuaggio, rilascia una piccola corrente elettromagnetica che attrae ioni dal sudore. Grazie a questo processo, la condensazione del sudore sul chip permette di misurare il livello del tasso alcolemico presente nel sangue di qualsiasi individuo.

L’etichetta salvavita ‘SafeStamp’ ha quindi un processo di funzionamento tanto semplice quanto immediato: appena viene applicato sulla pelle, il tatuaggio assume una colorazione giallo-dorata, che rappresenta il livello standard iniziale da cui parte ogni persona prima che abbia assunto delle bevande alcoliche. Ma subito dopo aver ‘alzato il gomito’, il chip diventa blu luminescente, comunicando in tempo reale il superamento dei ‘limiti alcolemici’ presenti nel sangue. Si tratta ovviamente di una tecnologia già in uso nei test per diabetici, nella misurazione dei livelli di glicemia.

L’etichetta salvavita ‘SafeStamp’ ha infine un altro eccezionale punto di forza a favore della prevenzione contro gli incidenti stradali e l’abuso di sostanze alcoliche: il prezzo. Il tatuaggio luminoso infatti, costa soltanto un dollaro e, secondo le stesse ideatrici, potrebbe essere facilmente adottato da bar, discoteche e locali notturni al posto dei tradizionali timbri da apporre sulla mano dei clienti all’ingresso. Una soluzione, questa, sicuramente semplice ma che potrebbe davvero salvare delle vite umane. Per maggiori informazioni è possibile consultare questo sito.

Matteo Ludovisi

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