Biomasse, l’aeroporto di Bari trarra’ energia dagli alberi d’ulivo

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L’aeroporto di Bari sara’ alimentato grazie ad un impianto a biomassa. Gli scarti degli alberi di ulivo serviranno a generare corrente elettrica

L’aeroporto di Bari vuole essere esempio di sostenibilità ed energia pulita. E per diventarlo decide di affidarsi alle biomasse: trarrà energia dagli scarti del legno dell’ulivo. L’idea è innovativa, poiché unisce l’attenzione all’ambiente alle caratteristiche del territorio.  

Il progetto di trarre energia dagli scarti dell’albero d’ulivo, ovvero dai rami potati, prevede a novembre la pubblicazione di un vero e proprio bando di gara per la scelta dell’azienda che dovrà occuparsi della gestione dell’impianto che produrrà corrente elettrica. Il sistema scelto è quello della cogenerazione a chilometro zero. Chi vincerà la gara, quindi, dovrà anche gestire il rapporto con i contadini della zona, nell’arco di settanta chilometri dalla scalo di Bari, che potranno fornire all’aeroporto di Bari, attraverso anche la creazione di cooperative, quello che sul terreno rimane dopo le operazioni di potatura. . Gli alberi di ulivo vengono potati una volta l’anno e i rami che vengono tagliati, molto spesso, vengono bruciati con danno per l’ambiente e rischi per gli automobilisti che transitano sulle strade vicine. Un impianto a biomassa produrrà energia pulita ed eviterà che i rami tagliati vengano bruciati.

Il progetto dell’impianto a biomassa segue la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Sull’aeroporto di Bari è sono installati dei pannelli solari da 200 chilo watt, contribuendo per il 30% al fabbisogno energetico dell’azienda.

(gc) 

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