La Valle dell’Aniene scommette sulla biomasse legnose

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La Valle dell’Aniene progetta la nascita di piccoli impianti a biomassa legnosa, per non inquinare, risparmiare e diventare autonoma energeticamente

La Valle dell’Aniene punta alle biomasse e all’autonomia energetica. I comuni di Trevi nel Lazio, Piglio, Subiaco, Arcinazzo romano, Vallepietra e Jenne guardano all’abbondante risorsa boschiva come a una fonte di energia, la biomassa legnosa, e puntano a raggiungere così l’autonomia energetica, rispondendo all’esigenza termica locale attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili in regime di cogenerazione e grazie a una fonte energetica pulita a km zero.

Grazie alla realizzazione di impianti capaci di sfruttare le biomasse legnose, i Comuni della Valle dell’Aniene non inquineranno e vedranno abbassare drasticamente il costo della loro bolletta. E non solo l’utilizzo di risorse locali assicura effetti sociali positivi, crea una rete di rapporti di collaborazioni e, soprattutto, da vita a nuovi posti di lavoro.

La biomassa legnosa sarà ottenuta nella massima sicurezza per il bosco. Il progetto si è avvalso della collaborazione dell’Università della Tuscia che ha mappato le specie boschive autoctone e realizzato uno studio dell’utilizzo della biomassa boschiva, con un occhio attento al mantenimento delle condizioni di salubrità del bosco. Non sono previsti interventi aggressivi contro gli alberi della zona, dal momento che si punta alla alla microgenerazione, ovvero ai piccoli impianti che non impattano e non sovrasfruttano la risorsa boschiva.

(gc)

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