ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Ucraina, Zelensky ha bisogno di rinforzi al fronte: stretta sugli ucraini all'estero-Gravina replica alla Lega e attacca Lotito-Caso 'Agenda', interrogazione Gasparri a Piantedosi: "Approfondire legami sinistra-Soros"-Tik Tok, Senato Usa approva legge per metterlo al bando: cosa succede ora-Venezia, pezzi di cemento cadono dal campanile di San Marco: avviati accertamenti-Scurati, già in ristampa suo ultimo libro per aumento richieste-Infortuni, Marmigi (Safety Expo): "Affrontare fenomeno a partire dalla cultura della sicurezza"-Doc acquisisce Muscoril da Sanofi, firmato accordo-Medicina, verso stop a numero chiuso: sì a testo base in Senato-"Lei è ebrea?", bufera su giornalista Rai per la domanda alla senatrice Ester Mieli-Avete perso lo scontrino? Ecco come far valere comunque la garanzia-Aviaria, tracce di virus nel latte pastorizzato: cosa significa e cosa sappiamo-Ascolti tv, Lazio-Juve su Canale 5 vince la prima serata-Gina Lollobrigida, l'ex factotum Piazzolla: "Non pago arretrati per mio figlio perché non lavoro"-Brigitte Bardot 'devastata dal dolore', in lutto per la morte del cane-Cassonetti, auto e bancomat a fuoco a Roma: probabile azione anarchici al Tuscolano-Migranti, Amnesty: "Mediterraneo rotta più pericolosa, timori su Italia e obblighi salvataggio"-Razzismo, rapporto Amnesty: "Preoccupazione per discorsi d’odio e discriminazioni"-Premierato, primo sì dalla Commissione Affari costituzionali del Senato-Carrà, il remix di 'Pedro' diventa virale ed è primo su Spotify

La batteria alluminio – aria che aumenta l’autonomia dell’auto elettrica

Condividi questo articolo:

La batteria alluminio aria sviluppata dalle aziende Phinergy e Alcoa e’ in grado di aumentare notevolmente l’autonomia dell’auto elettrica

Una nuova batteria alluminioaria in grado di aumentare l’autonomia dell’auto elettrica. Si tratta di un nuovo prototipo di alimentazione elettrica sostenibile sviluppato dalle aziende Phinergy e Alcoa, con l’obiettivo di realizzare un’auto elettrica in grado di percorrere lunghe distanze.

La nuova batteria alluminioaria, in particolare, assorbe ossigeno dall’aria circostante per liberare l’energia contenuta nei metalli. Questa tecnologia consente infatti di sostituire i catodi convenzionali (ossia gli elettrodi su cui avvengono, insieme agli anodi, le reazioni chimiche per la produzione di elettricità) con dei ‘catodi ad aria’ più leggeri che attirano l’ossigeno circostante, bloccando l’ingresso della CO2. In questo caso l’elettrolita usato per ricaricare l’accumulatore e far entrare l’aria, è l’acqua.

L’alluminio, che ha un’elevata densità energetica, si ossida al contatto con l’ossigeno contenuto nell’elettrolita, trasformandosi in idrossido di alluminio ed energia. Secondo i ricercatori, il risultato finale di tutto questo sistema è una batteria composta da 50 piastre in alluminio, ciascuna delle quali è in grado di fornire energia all’auto elettrica per circa 32 km di guida. In pratica, stiamo parlando di un’autonomia potenziale dell’auto elettrica di oltre 1.600 km, con soste di ricarica ogni 200 km per rifornire l’impianto con l’acqua.

I proprietari di auto elettriche avrebbero così solo bisogno di ricaricare la batteria alluminioaria con acqua di rubinetto ogni mese o due, in modo da scatenare la reazione elettrochimica. Questa nuova tecnologia, ovviamente, andrebbe usata come sistema di accumulo ‘addizionale’, da integrarsi nell’auto elettrica insieme ad una batteria convenzionale agli ioni di litio. Attualmente le aziende Alcoa e Phinergy hanno avviato una collaborazione con il governo del Quebec per far progredire questa tecnologia e il potenziale di sviluppo della batteria in alluminioariaPer maggiori informazioni, è possibile consultare questo sito.

(ml)

Questo articolo è stato letto 39 volte.

acqua, alluminio, aria, auto, batteria, energia

Comments (5)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net