Terna: un impegno concreto per l’ambiente

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L’impegno di Terna nei confronti del territorio e l’attenzione per l’ambiente sono aspetti significativi dell’attività dell’azienda

 

Il primo e più immediato impatto di Terna sull’ambienteè costituito dalla presenza fisica nel paesaggio di tralicci e stazioni elettriche.

Questo dato di fatto rappresenta anche la premessa della politica ambientale di Terna che esprime un impegno al miglioramento continuo per tutti i suoi impatti ambientali significativi che comprendono, oltre all’ingombro visivo, il rumore, i campi elettromagnetici e i rifiuti.

Terna ha un approccio responsabile anche verso le grandi sfide o preoccupazioni ambientali come ad esempio: rifiuti emissioni di CO2, campi elettromagnetici, cambiamento climatico.

In concreto, l’attenzione di Terna all’ambiente si esprime in sede di Pianificazione e sviluppo sostenibile della rete elettrica e nella Gestione delle linee esistenti, ed è intersecata da Partnership e collaborazioni con associazioni ambientaliste.

Per la costruzione di nuove linee, dal 2002 Ternaha scelto la concertazione con Istituzioni locali.

Il rispetto del territorio e la disponibilità a condividere le scelte di localizzazione delle infrastrutture fin dalle prime fasi della pianificazione sono le credenziali con la quale Terna vuole instaurare un rapporto di fiducia con le Autorità centrali (Ministeri, Autorità di regolazione di settore) e con le Istituzioni locali che detengono il potere autorizzativo.

In questo modo, il rispetto dell’ambiente converge con gli interessi di Terna a realizzare i propri investimenti di sviluppo della rete e con l’interesse più generale della collettività per la continuità, la sicurezza e l’efficienza del servizio elettrico.

Lo strumento tecnico utilizzato è la VAS – Valutazione Ambientale Strategicache Terna ha adottato ben prima che diventasse obbligatoria per legge con riferimento all’intero Piano decennale di Sviluppo della rete elettrica.

Per i nuovi interventi concertati preventivamente con le comunità locali Terna prevede, ad esempio, la mitigazione degli impatti visivi dei propri impianti con interventi di “mascheramento verde” che utilizzano vegetazione adatta allo scopo o, ancora, l’utilizzo di tralicci di design che si integrano più armoniosamente nel paesaggio.

Lo sviluppo della rete elettrica passa anche attraverso la necessità di intervenire sulle linee esistenti poiché molte di esse sono state costruite decine di anni fa e risultano quindi obsolete o inadeguate a soddisfare l’attuale fabbisogno di energia elettrica a causa del progressivo inurbamento di aree rurali e dell’adozione di nuove norme di legge che modificano i parametri precedentemente in vigore riguardo all’interazione tra linee elettriche e territorio.

Per quanto riguarda invece la gestione della rete di trasmissione elettrica esistente, Terna ha sviluppato un Sistema di Gestione Integrato, che sin dal 2007 ha ottenuto la Certificazione UNI EN ISO 14001.

Tale certificazione, rinnovata nell’ottobre 2010 per il triennio 2011-2013, riguarda tutte le attività di Terna in Italia e copre la totalità della rete di trasmissione (stazioni, linee) e delle sedi (uffici).

La sensibilità ambientale di Terna ha identificato ambiti di collaborazione con le principali associazioni ambientaliste sia sul fronte dello sviluppo della rete sia su quello della gestione dell’esistente con iniziative mirate alla tutela dell’ambiente e della biodiversità.

Con il WWF Terna ha avviato sin dal 2009, e rinnovato nel 2013, una partnership strategica finalizzata a favorire la sostenibilità dello sviluppo della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN) minimizzando l’impatto sulla biodiversità attraverso un inserimento delle nuove infrastrutture di trasmissione elettrica rispettoso dell’ambiente.

Terna ha poi realizzato iniziative mirate alla tutela della biodiversità anche attraverso usi alternativi delle sue linee: è il caso, ad esempio, del progetto “Nidi sui tralicci”, realizzato in collaborazione con l’associazione scientifica Ornis italica, che prevede l’installazione di cassette artificiali per la riproduzione di alcune specie protette di rapaci.

gc

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ambiente, Biodiversità, tralicci biodiversità

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