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E se i pianeti abitabili fossero quelli ghiacciati?

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La maggior parte della vita nel cosmo potrebbe esistere in mondi «ghiacciati»

Nella caccia alla vita extra-terrestre, gli scienziati tendono a cercare condizioni simili a quelle che sperimentiamo qui sulla Terra, che includono ossigeno, molecole organiche e molta acqua liquida. È interessante notare che alcuni dei luoghi in cui questi ingredienti sono presenti in abbondanza includono gli interni di lune ghiacciate come Europa, Ganimede, Encelado e Titano. Quindi, anche se nel nostro Sistema Solare c’è un solo pianeta terrestre capace di sostenere la vita (ovvero la Terra), ci sono molti «mondi oceanici» come queste lune.

Facendo un ulteriore passo in avanti, un team di ricercatori dell’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics (CfA) ha condotto uno studio che mostra come le lune ghiacciate con gli oceani interni sono potenzialmente abitabili in maniera molto più probabile dei pianeti terrestri presenti nell’Universo.
Per motivi di studio, gli autori considerano tutto ciò che definisce una zona abitabile circumstellare (nota anche come «zona Goldilocks») e la probabilità che ci sia vita sulle lune con gli oceani interni.

Affrontando la tendenza a confondere le zone abitabili con l’abitabilità o a considerare i due concetti come intercambiabili, gli scienziati spiegano come i pianeti che si trovano all’interno di una zona abitabile non sono necessariamente in grado di sostenere la vita – in questo senso, Marte e Venere sono esempi perfetti (mentre Marte è troppo freddo e l’atmosfera è troppo sottile per sostenere la vita, Venere ha subito un effetto serra che l’ha trasformata in un luogo caldo e infernale).

Al contrario, tra i pianeti che si trovano oltre la zona di abitabilità ne sono stati trovati alcuni in grado di avere l’acqua liquida e gli ingredienti necessari per dare vita – in questo caso, le lune di Europa, Ganimede, Encelado, Dione, Titano e molti altri sono esempi perfetti.

Grazie alla prevalenza di acqua e al riscaldamento geotermico causato dalle forze di marea, queste lune hanno oceani interni che potrebbero benissimo sostenere la vita. Magari potrebbero farlo in biosfere sotterranee – cosa che amplierebbe ancora il bacino dei pianeti con questa possibilità.

Lingam e Loeb, autori della ricerca, hanno concentrato su questo il loro lavoro, determinando che una vasta gamma di mondi con gusci di ghiaccio di spessore moderato potrebbero ospitare la vita.

 

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