ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Anemia emolitica autoimmune, un diario con storie pazienti e caregiver-Edilizia, Micele (Vvff): "Correlazione tra incendi e aree criticità sociale"-Edilizia, Luraschi (PoliMi): "Per anni, antincendio visto solo come una tassa"-Manageritalia, corso on-line per migliorare l'indipendenza economica delle donne-Scontri Sapienza, 32 denunciati tra i quali 2 minorenni-Salute, Fondazione Oself: positivo primo bilancio sociale per vista dei più fragili-Il tifoso terminale della Roma? E' un fake-Edilizia, Fidanza (Parlamento Europeo): "Intervento normativo per norme di decenni fa"-Edilizia, Cecconi (PoliMi): "Settore a maggiore emissione"-Edilizia, assessore Maran: "Lavorare su grandi condomini per risultati sociali importanti"-Treviso, morto bimbo di un anno e mezzo investito dall'auto del papà in retromarcia-Gavelli (Danone): "Per noi sostenibilità va di par passo con sociale e ambiente"-In arrivo qualifica per professional organizer italiani, una garanzia di professionalità e qualità-'Se il caffè sparisse?', al via nuova campagna Lavazza per Earth Day-Ia, Fontana (Regione Lombardia): "Grande risorsa, ma servono regole"-Innovazione, Penati (Ordine ingegneri): "Tecnologia si traduca in beneficio per collettività"-Edilizia, Finzi (Ordine ingegneri): "In Italia 15 milioni di fabbricati senza titolo"-Privacy, Vassallo (Città metropolitana): "Vorrei che i cloud con i dati fossero in Italia"-"Ilaria Salis accetta candidatura alle Europee con Avs"-Meghan chiede ai follower di "non odiare Kate", video diventa virale

Come modificare artificialmente il manto delle pecore

Condividi questo articolo:

Per la prima volta al mondo, in Cina, sono stati alterati i colori di alcune pecore con una controversa tecnica OGM

I ricercatori della Academy of Zootechnical Science della regione autonoma cinese di Xinjiang sono riusciti ad allevare cinque pecore con manti mai visti, grazie all’utilizzo di uno strumento di modificazione genetica noto come CRISPR-Cas9.

A quanto riportato, due delle pecore hanno la pelliccia bianca e nera tipica delle mucche, altre due hanno un manto nero con delle macchie bianche come i cani pezzati e la quinta pecora è bianca e marrone come un «cappuccino non mescolato».
Questa è la prima volta che degli scienziati decidono di alterare i colori del mantello di animali di taglia grande utilizzando una tecnica così controversa – i precedenti esperimenti erano stati condotti sui topi.

Secondo i ricercatori, questa variazione avrebbe diverse utilità, oltre alla bellezza estetica: innanzitutto i proprietari di animali domestici potrebbe essere «ordinati» con un colore personalizzato e, in secondo luogo, i consumatori sarebbero in grado di acquistare prodotti di lana colorati senza che la lana abbia la necessità di essere tintia Un discorso del genere, ovviamente, non può che creare un ampio dibattito.

Il team di scienziati ci ha tenuto a sottolineare che la modificazione del gene ASIP – che è il gene che è stato selezionato per lavorare sul manto degli animali – raggiunge un nuovo livello rispetto agli approcci tradizionali di mutazione genica, risultando notevolmente più efficace e lavorando ad alterazioni che non implicano l’aggiunta di geni di un’altra specie. Il CRISPR-Cas9 agisce come una sorta di forbice molecolare in grado di tagliare via selettivamente parti del genoma indesiderate e sostituirle con nuovi tratti di DNA: gli scienziati si dicono pronti ad utilizzare questa tecnica anche non limitatamente al bestiame.

Il dibattito sugli OGM, di fronte a notizie del genere, non fa che infiammarsi e raggiungere un livello superiore. In attesa di nuovi sviluppi, nessuno, infatti, può sospendere il proprio giudizio su un argomento così importante: anche perché le posizioni sono da sempre molto radicali al riguardo.

Questo articolo è stato letto 889 volte.

ogm, pecore

Comments (5)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net