ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Trump a processo, un uomo si dà fuoco davanti al tribunale di New York-Udinese-Roma si giocherà il 25 aprile-Innovazione, Toia: "Europa verso sostenibilità ambientale con il supporto del digitale"-Usa, l'allarme dell'Fbi: "Hacker cinesi pronti a devastante attacco"-Ia, nuove frontiere tecnologiche al servizio di marketing e comunicazione a 'Megatrends'-Cooperfidi Italia prosegue percorso crescita rilanciando ruolo garanzia mutualistica-Ia, Cerutti (Politecnico di Milano): "Intelligenza artificiale utile, ma con il controllo dell’uomo"-Trasporti, assessore Lucente: "Bigliettazione digitale tema molto caro a Regione Lombardia"-Università, Cingolani: "Leonardo sospende visite per motivi di sicurezza". Mur: "Sconcertante"-Peste Suina, Martinelli (Assosuini): "Se crolla export a rischio settore prosciutto made in Italy"-Driverso: in Ue fatturato a 169 mln per car hiring d’alta gamma, 45 mln in Italia-Campari, Lollobrigida inaugura nuova linea Aperol-Cancro, oncologo: "Tre anni per vaccino mRna contro melanoma"-Fantacchiotti: "Investimento importante con nuovi 6mila metri quadri"-Fantacchiotti: "Campari brand in forte crescita nel segno sostenibilità"-Corona "non è più pericoloso", restituito il passaporto-Al Gic di PIacenza in scena l'innovazione tecnologica e tutte le novità del comparto calcestruzzo-Covid, 72enne col virus per 613 giorni: 'eterni positivi' possibile motore di varianti-Ecco i politici di sinistra finanziati da 'Social Changes', società dell'ex guru di Obama-Università Tor Vergata, TVx Students' speech contest: vince Elisa Draghin

La Cina ed i gelsomini: quando uno Stato dichiara guerra ad un fiore

Condividi questo articolo:

E’ presente da secoli nell’arte asiatica, è una delle essenze più richieste ed utilizzate, è utilizzato nella miscela di te’ preferita dai cinesi. Eppure oggi in Cina il gelsomino può essere acquistato solo di contrabbando. Il governo di Pechino lo ritiene simbolo delle rivolte che invocano democrazia

I venti rivoluzionari non profumeranno piu’ di gelsomino. Almeno in Cina, dove quest’anno il fiore, preso a simbolo delle proteste pro-democrazia, e’ stato messo al bando dalle autorita’. Secondo quanto riferito da fiorai, grossisti e proprietari di vivai e ripreso dal portale AgiChina, il fiore e’ diventato merce di contrabbando in seguito ad alcune direttive della polizia. Alcuni venditori ambulanti del mercato floreale Sunhe Beidong di Pechino raccontano di essere stati costretti dalle autorita’ locali a firmare un documento che li obbliga a non commerciare gelsomini. Ai fiorai e’ stato, inoltre, chiesto di annotare la targa del furgone di coloro che commerciano questi fiori e denunciarli alla polizia. Nel mirino, anche i clienti.

Citato nei poemi classici, utilizzato nella miscela di te’ preferita dai cinesi, il fiore emblema della purezza e’ ora diventato simbolo nefasto e sinonimo di disordine sociale. Sui motivi della messa al bando, le autorita’ non hanno fornito alcuna spiegazione, mentre l’Ufficio di Sicurezza Pubblica di Pechino si rifiuta di rilasciare dichiarazioni sulla questione.
E mentre i gelsomini appassiscono nelle serre, il prezzo e’ precipitato a 75 centesimi a pianta, circa un terzo di quello dello scorso anno.
Insieme alle piante, e’ sparito dalla vita pubblica anche qualsiasi riferimento al fiore sovversivo: da mesi, a intermittenza, sui cellulari i caratteri "Mo li hua" risultano essere bloccati, il video del presidente Hu Jintao che decanta un poema della dinastia Qing dedicato al gelsomino e’ sparito dal web e l’annuale Festival Culturale internazionale del Gelsomino e’ stato cancellato.

Questo articolo è stato letto 156 volte.

Cina, contrabbando, divieto, fiori, gelsomino, rivolte

Comments (5)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net