ULTIMA ORA:

Un Gps indica il luogo della deposizione delle uova di tartaruga

Condividi questo articolo:

Un dispositivo Gps localizza i luoghi in cui vanno a nidificare le tartarughe, con lo scopo di mettere in salvo le uova dei piccoli fino al momento della loro schiusa

Un dispositivo Gps localizza i luoghi in cui vanno a nidificare le tartarughe, terrestri e marine, con l’unico obiettivo di mettere in salvo le uova deposte fino alla loro schiusa. A progettare l’innovativo e curioso dispositivo è stato un team di studiosi dell’Università di Pisa.  

Il dispositivo Gps capace di indicare i luoghi di nidificazione delle tartarughe viene applicato al carapace delle tartarughe con una colla atossica e consente di seguire a distanza i comportamenti degli animali durante tutte le fasi della deposizione. Il sistema si basa su un dispositivo Gps e sull’analisi dei dati provenienti dai sensori: accelerometro, bussola, sensori di luce e temperatura. La tartaruga, infatti, durante la deposizione compie dei movimenti specifici, come lo scavo del nido nel terreno con movimenti alternati delle zampe posteriori e la progressiva inclinazione del corpo, mentre il suo orientamento, rilevabile da una bussola, rimane lo stesso. I movimenti, che si ripetono sempre durante la nidificazione delle tartarughe, permettono di identificare l’animale nel momento della deposizione.  

Il dispositivo Gps capace di  indicare i luoghi di nidificazione delle tartarughe, per peso e grandezza, consentirà all’animale i suoi normali movimenti e, data la sua posizione, non rischierà di essere danneggiato dai comportamenti di dominanza e accoppiamento del maschio.

(gc)

Questo articolo è stato letto 168 volte.

accoppiamento tartarughe, deposizione uova tartarughe, difendere animali, gps nidificazione tartarughe, piccoli di tartaruga, tartarughe

Comments (6)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net