ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Corona "non è più pericoloso", restituito il passaporto-Al Gic di PIacenza in scena l'innovazione tecnologica e tutte le novità del comparto calcestruzzo-Covid, 72enne col virus per 613 giorni: 'eterni positivi' possibile motore di varianti-Ecco i politici di sinistra finanziati da 'Social Changes', società dell'ex guru di Obama-Università Tor Vergata, TVx Students' speech contest: vince Elisa Draghin-Campari Group, raddoppiata capacità produttiva di Aperol stabilimento Novi Ligure-Savino (Ordine Ingegneri): "Capire i bisogni dei clienti"-Bayern Monaco, Zidane in pole per panchina-Medicina, sindrome intestino irritabile e sistema cardiovascolare sono legati-"Non ha prodotto i risultati auspicati", stop della Rai al programma di Chiara Francini-Ucraina-Russia, Mosca "pronta a colloqui ma non con Zelensky"-Da Provenzano a Bonafoni, ecco i dem finanziati da 'Agenda' vicina a Soros-Bonifico istantaneo, vantaggi e rischi: occhio a revoca e costi aggiuntivi-Attacco hacker ai laboratori Synlab: sospese le attività in tutta Italia-Ai, Iannicelli (Ordine Ingegneri): "Fondamentale dare peso a metrologia scienza trascurata"-Kate Middleton "più popolare di Diana perché rifiuta il ruolo di vittima"-Nave Iuventa, dopo 7 anni tutti prosciolti: non c'era nessun favoreggiamento dell'immigrazione-Donne sottorappresentate negli studi clinici, l’infettivologa: "Con Hiv, più fragili"-Professioni, Salvini: "Trattamento economico migliore per ingegneri che lavorano per Pubblico"-Rai, accordo con Unirai: riconosciuto nuovo sindacato giornalisti

Se la sabbia del mare e’ un mare di gioielli

Condividi questo articolo:

La scoperta è di un ricercatore biomedico del University College of London, Gary Greenberg. Ha fotografato i grani di sabbia amplificati più di 250 volte al microscopio rivelando che si tratta di elementi pieni di colori e forme delicate. Veri e propri gioielli, perchè sabbia fa rima con un mare di gioielli

Un mare di gioielli. Ecco cosa è la sabbia, quel lenzuolo di piccole fibre dove ci sdraiamo quando prendiamo il sole al mare. A guardarla bene, da vicino, la sabbia è una collezione di piccolissimi gioielli. A scoprirlo è stato un ricercatore biomedico del  University College of London, Gary Greenberg. Ha fotografato i grani di sabbia amplificati più di 250 volte al microscopio, rivelando che si tratta di elementi pieni di colori e forme delicate.

Tutto è cominciato dieci anni fa, quando Gary sviluppava la fabbricazione di microscopi tridimensionali a Philadelphia. E suo fratello, che abita a Maui, gli inviò dei tubi pieni di sabbia – quelli dove si tenevano i rullini fotografici – per invitarlo ad andare a fargli visita. Così, Gary rimase stupito di quanto riuscì a vedere attraverso la lente. Ogni grano era unico e ’molto prezioso’. Nei cinque anni successivi, si dedicò a fotografare la sabbia proveniente da diverse parti del mondo con lenti, illuminazioni, macchine fotografiche e microscopi speciali.

Si tratta di una tecnica sperimentale che cerca di fotografare i grani a diversi livelli di focalizzazione attraverso un programma digitale che scarta le parti che non sono nitide. Il risultato è un’immagine chiara, dal primo piano fino allo sfondo. Tutte queste fotografie sono state raccolte in un interessante libro e saranno esposte in una galleria a Londra. Greenberg si è proposto di mostrare alla gente un mondo che non è visibile ad un primo sguardo. Combinando l’arte della fotografia con il rigore della scienza.

(Gfc)

Questo articolo è stato letto 404 volte.

fotografia della sabbia e gioielli, gary greenberg, gioielli nella sabbia, sabbia

Comments (3)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net