Il messaggio di Napolitano: tornera’ fiducia nell’Italia

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Messaggio di fine anno di Giorgio Napolitano, l’ultimo del settennato: 22 minuti dedicati a crisi economica, vigilia delle elezioni, lavoro, giovani, Europa e donne

E’ durato 22 minuti l’ultimo messaggio di fine anno del settennato di Giorgio Napolitano. Giorgio Napolitano lo ha voluto indirizzare ‘a tutti gli italiani in Italia e all’estero’ e a chi serve l’Italia all’estero in occasione delle missioni di pace. Napolitano ha sottolineato lo ‘stesso spirito del messaggio del 2006 e di tutti quelli che lo hanno seguito’, e che hanno disegnato le esigenze e i bisogni del paese, dall’unità nazionale bene primario da tutelare.

Napolitano non poteva non soffermarsi sul momento politico che vive l’Italia. Tanto più in un momento come questo dove, alla vigilia delle elezioni politiche, il Presidente della Repubblica ha voluto sottolineare il ruolo che gli dà la Costituzione, un ruolo di garanzia. Ma che paese è l’Italia alla fine del 2012? C’è una ‘questione sociale’: ‘da noi la crisi generale si è tradotta in cancellazione di piccole imprese e di posti di lavoro, in ulteriore aggravamento della difficoltà di trovare lavoro dei giovani e di chi lo cerca… è aumentata l’incidenza della povertà nelle famiglie, specie quelle in cui convivono più generazioni. Ricevo lettere da persone che mi dicono dell’impossibilità di vivere con la pensione dell’Inps o di chi ha perso il lavoro a 40 anni’. E’ stato un anno di sacrifici, di questo ne è consapevole Giorgio Napolitano: ‘le scelte di governo sono state dettate dalla necessità di ridurre il nostro massiccio debito pubblico … guai se non si fosse compiuto lo sforzo che abbiamo affrontato in tempi recenti’. Gli interessi sul debito pubblico quest’anno hanno gravato sulla nostra economia per ben 85 miliardi, ma allo stesso tempo ‘c’è stato un ritorno di fiducia nell’Italia, si è ridotto il famoso spread che è entrato nelle nostre preoccupazioni quotidiane’

Il messaggio di fine anno di Napolitano si sofferma ‘sull’economia e l’occupazione non solo nel Centro Nord, ma anche nel Mezzogiorno di cui si parla poco per l’impegno dei prossimni governi’. Poi, è la volta dell’Europa e del ruolo del nostro paese: l’Italia non è un paese che può essere passivo costruttore dell’Europa; l’Italia può essere protagonista nel futuro di una democrazia federale.

Napolitano nel corso del suo ultimo messaggio di fine anno, indirizzato a tutti gli italiani, ha poi detto: ‘sta per iniziare un anno carico di difficoltà ma abbiamo fiducia negli italiani… si recupera fiducia guardando con intelligenza e coraggio; penso che ci sia stata una maturazione specialmente tra i giovani’. I giovani hanno ragione da vendere nel guardare con indignazione alla politica, alla corruzione, ma è importante ‘che soprattutto tra i giovani si manifesti la voglia di reagire; quel che si chiede è che si offrano ai giovani delle opportunità, da offrire a quanti hanno consapevolezza e voglia di camminare con le proprie gambe’. 

‘420 mila minorenni extra comunitari nati in Italia: è concepibile che restino stranieri in italia? E’ concepibile che profughi che chiedono asilo politico dopo essere stati accolti in Italia vengano abbandonati nelle condizioni raccontate da un grande giornale internazionale?’

Napolitano poi aggiunge: ‘stiamo facendo passi avanti nei diritti civili, come nel caso dei figli nati fuori dal matrimonio, o nelle nuove leggi che contrastano la violenza sulle donne, è impressionante lo stillicidio di uccisione di donne nel nostro paese. Oppure la realtà angosciosa delle carceri: essendo mancata una legge che avrebbe potuto alleviare questa condizione’. Nel mio settennato, sottolinea Napolitano facendo un breve riepilogo, mi sono occupato di temi come ‘la sicurezza sui posti di lavoro, il ruolo del capitale umano di cui disponiamo’ e qui si è soffermato sull’esempio di ricercatori, donne e di giovane età che hanno dato prova di grande successo, come al Cern di Ginevra. E qui Napolitano ha rivolto un pensiero a Rita Levi Montalcini ‘che tanto ha rappresentato per la scienza, la libertà e la democrazia’. Peccato che la politica abbia perso l’occasione della riforma della Giustizia e della riforma elettorale: ‘ora la prova è la qualità delle liste’, secondo Napolitano. A tal proposito Napolitano ha dedicato un passaggio alla scelta del Presidente del Consiglio uscente, Mario Monti: ‘il senatore Monti ha compiuto una libera scelta… non poteva candidarsi al Parlamento… poteva, e lo ha fatto, patrocinare una nuova relatà politica’

‘Le elezioni parlamentari – ha dichiarato Napolitano verso la fine del suo discorso di fine anno – sono per eccellenza il momento della politica. Benedetto Croce scriveva: senza politica nessun proposito, per nobile che sia, giunge alla sua pratica attuazione’. (mig)

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