Sacri Monti: le chiese antiche di Piemonte e Lombardia

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Le antiche Chiese e Cappelle che si snodano lungo le pendici delle alture di Piemonte e Lombardia sono considerate Patrimonio dell’Umanita’, per la profonda influenza sugli sviluppi dell’architettura europea del tempo

Con il termine ‘Sacro Monte’ si intende un complesso a carattere religioso che si snoda lungo le pendici di un’altura. Il complesso prevede un percorso devozionale, la presenza di chiese e cappelle al cui interno vengono riprodotte – attraverso affreschi, sculture o dipinti – scene che si riferiscono propriamente al percorso devozionale, una tradizione consolidata nel tempo di pellegrinaggi e testimonianze di fede.

I più famosi ‘Sacri Monti’ italiani si trovano in diverse località del Nord. Nove di essi sono stati inseriti dall’Unesco tra i patrimoni mondiali dell’umanità: si tratta del Sacro Monte di Varallo, Varallo; del Sacro Monte di Orta, Orta San Giulio (provincia di Novara); del Sacro Monte di Crea, Serralunga di Crea (Alessandria); del Sacro Monte di Oropa, Biella; del Sacro Monte di Belmonte, Valperga (Torino); del Sacro Monte di Ghiffa, Ghiffa (Verbano-Cusio-Ossola); del Sacro Monte di Domodossola, Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola); del Sacro Monte di Varese, Varese; del Sacro Monte di Ossuccio, Ossuccio (Como). I Sacri Monti sono tutti inseriti all’interno di parchi naturali, posizione che ne amplifica il fascino e la suggestione.

Sacro Monte_di_Varallo

La motivazione con cui, nel 2003, l’Unesco ha deciso di includerli tra i patrimoni dell’umanità è la seguente: l’architettura e l’arte sacra, innestate su un luogo del tutto naturale, hanno avuto una profonda influenza sugli sviluppi dell’architettura europea del tempo. Inoltre, i ‘Sacri Monti del Nord Italia’ rappresentano il successo dell’integrazione dell’architettura e dell’arte in un territorio incontaminato.

Il più antico Sacro Monte italiano è quello di Varallo. Per di più, tra quelli esistenti, è l’esempio più antico e di maggior interesse artistico: il suo complesso conta su una basilica e quarantacinque cappelle affrescate e popolate da oltre ottocento statue.

Il Sacro Monte di Orta, invece, a differenza degli altri Sacri Monti, è l’unico interamente dedicato ad un santo: le 20 cappelle che lo compongono raffigurano infatti episodi della vita e dei miracoli di San Francesco d’Assisi. Esso viene edificato in tre distinti periodi, tra il 1590 e il 1788.

Il Sacro Monte della SS. Trinità di Ghiffa è uno dei più panoramici, essendo posto sulla riva piemontese del Lago Maggiore con le prealpi lombarde che spuntano sullo sfondo. Il progetto del Sacro Monte, che in origine avrebbe dovuto raffigurare episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento, è rimasto incompiuto.

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Il Sacro Monte Calvario, a Domodossola, è il più settentrionale dei Sacri Monti, sia per collocazione geografica, sia per gli influssi culturali della vicina Svizzera. Il percorso devozionale si snoda addirittura dal centro abitato di Domodossola al colle di Mattarella.

Il Sacro Monte di Belmonte è stato invece edificato su volontà del padre francescano Michelangelo da Montiglio, il quale, dopo un periodo trascorso in Palestina, chiama a lavorare alla realizzazione del complesso devozionale artisti e artigiani locali. Iniziato nel 1712, il Sacro Monte viene terminato soltanto un secolo più tardi.

Il Sacro Monte di Crea risulta composto da 23 cappelle, realizzate in due differenti fasi costruttive, una cinque-seicentesca e l’altra ottocentesca. Alla più antica, che si distingue per gruppi scultorei complessi in terracotta policroma inseriti in ambienti affrescati, hanno partecipato artisti quali il Moncalvo, i Prestinari, i Wespin.

Il Sacro Monte di Oropa è inserito in uno spettacolare scenario alpino, a 1.200 metri di quota, a breve distanza dalla città di Biella. Il complesso del santuario e del Sacro Monte è considerato il più importante luogo di culto mariano dell’arco alpino. I lavori per la costruzione del Sacro Monte di Ossuccio, invece, iniziarono nel 1635 presso il cinquecentesco santuario della Madonna del Soccorso. I fondatori o promotori non sono noti, ma il complesso devozionale sembra essere nato per iniziativa dei Francescani e delle famiglie nobili locali. Il Sacro Monte è costituito da quindici cappelle dedicate ai Misteri del Rosario, realizzate tra il 1635 e il 1710.

Per quanto riguarda, infine, il Sacro Monte di Varese, fu edificata a partire dal 1604 per iniziativa del padre cappuccino Giovanni Battista Aguggiari, che dispose la costruzione di quattordici cappelle dedicate ai Misteri del Rosario; l’ultimo, con la visione celestiale della Vergine accolta ed incoronata nel Paradiso, avrebbe trovato posto d’onore nel santuario al termine del percorso devozionale, fondato, si dice, da Sant’Ambrogio.

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