SalvaCasa, stop vendite asta e perdita attività per crisi Covid

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Roma, 18 mag. (Labitalia) – “Crisi e Covid, ma c’è un’alternativa al farsi travolgere dalla disperazione, al vendere la propria casa all’asta o a perdere l’attività di famiglia per coprire ad esempio dei debiti che l’emergenza sanitaria ha di fatto solo reso più profondi”. Parola di Cesare Rosati investitore, imprenditore esperto di business etico, alla guida di SalvaCasa. “Siamo una società benefit – precisa – aiutiamo le persone acquistando i loro immobili sull’orlo dell’asta immobiliare, estinguiamo i loro debiti, rimettiamo a nuovo gli alloggi e li rivendiamo sul mercato. I guadagni che realizziamo ci permettono di aiutare concretamente chi è in difficoltà, attivando un circolo virtuoso per cui da un debito scaturisce per una famiglia l’occasione per rinascere. La testimonianza di questa mamma ne è una prova”.

In tutti questi anni, il fondatore e amministratore di SalvaCasa, Cesare Rosati, ha incontrato centinaia di debitori e creditori, e ha analizzato il loro problema: vendendo un immobile all’asta, molti esecutati non riescono a saldare interamente il loro debito, per cui i creditori possono rifarsi su altri beni immobili, sul loro stipendio, sulla loro pensione o su eventuali garanti, portandoli in una situazione ancor più drammatica. Per i creditori, dall’altro lato, spesso un’asta non è sufficiente al recupero del loro credito, perché qui, di fatto, gli immobili vengono svenduti. Questo comporta per loro un allungamento di tempi e di spese giudiziarie.

SalvaCasa ha trovato la soluzione per entrambe le parti: acquistare le case pignorate prima della loro vendita forzata all’asta, trattare con i creditori e saldare il debito, cancellare interamente i debiti degli esecutati e ripulire la loro fedina finanziaria, riconoscendo a questi ultimi, in molte occasioni anche un compenso in denaro, che consenta loro di ricominciare una nuova vita. Così facendo, SalvaCasa trasforma un debito in un guadagno, e risolve enormi problemi.

Tra società e cliente si instaura così un accordo contrattuale trasparente che permette al debitore, oltre che di chiudere con i debiti che lo stavano perseguitando, anche la possibilità di ottenere una somma di denaro per investire sul suo futuro, oppure di rimanere in affitto nell’immobile venduto, concordando anticipatamente il canone.

Lasciando parlare i numeri, Rosati fa un esempio che chiarisce le potenzialità di un intervento di SalvaCasa: “Se un una persona ha accumulato debiti per 450 mila euro e il valore dell’immobile di sua proprietà è di 225mila euro, riusciamo a estinguere le sue pendenze, a rivendere l’immobile, facendo incassare all’ormai ex proprietario un guadagno tra i 15mila e i 20mila euro, con un risvolto che ci piace definire etico e di aiuto a chi vive una situazione di forte difficoltà”.

“Il nostro obiettivo – assicura – è trovare una soluzione pratica, in favore di ambo le parti, con un’attenzione alle nuove povertà, sostenendo le persone sconvolte dal pignoramento immobiliare, mettendo in prima piano le esigenze familiari. Operiamo in un mercato che per funzionare deve sempre più avere un volto anche sociale”.

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