Che cos’è l’ecocidio?

Esperti legali redigono la definizione di “ecocidio” per aiutare a proteggere il pianeta

Una nuova definizione di “ecocidio” è stata redatta da un gruppo di esperti legali provenienti da tutto il mondo grazie a un’iniziativa della Stop Ecocide Foundation.

Se la definizione dovesse venire adottata dalla Corte penale internazionale (CPI), si otterrebbe il risultato di classificare gli atti che provocano un degrado ambientale come reati penali internazionali.

La bozza di proposta che è stata presentata recentemente, definisce l’ecocidio come

“azioni illegali o sconsiderate commesse con la consapevolezza che esiste una sostanziale probabilità di danni gravi e diffusi o a lungo termine all’ambiente”.

Esempi di ecocidio potrebbero includere l’uccisione di specie protette, massicce fuoriuscite di petrolio, incidenti nucleari e deforestazione della foresta pluviale amazzonica, tra gli altri.

Questa notizia arriva in un momento in cui si teme che non sia stato fatto abbastanza per affrontare la crisi climatica: il tentativo di far adottare la legge dagli stati membri della CPI vuol dire portare di conseguenza i leader dei paesi firmatari a intraprendere azioni che prevengano una grave distruzione ambientale.

Se adottato l’ecocidio diventerebbe il quinto reato perseguito dalla CPI insieme ai crimini contro l’umanità, ai crimini di guerra, al genocidio e al crimine di aggressione.

Come spiega The Guardian, ci sono stati diversi tentativi per rendere operativa una legge sull’ecocidio.

Nel 1972, il defunto primo ministro svedese Olof Palme tentò di farla approvare durante la conferenza ambientale delle Nazioni Unite a Stoccolma. Un altro tentativo è stato fatto nel 1998, quando si è presa in considerazione l’inclusione di una legge sull’ecocidio nello Statuto di Roma. Più di recente, a Polly Higgins, un avvocato scozzese, è stato attribuito il merito di aver guidato una campagna decennale per ottenere il riconoscimento di questa definizione fino alla sua morte nel 2019.

“L’ambiente è minacciato in tutto il mondo dai danni molto gravi e persistenti che gli vengono causati, che mettono in pericolo la vita delle persone che lo abitano. Questa definizione aiuta a sottolineare che la sicurezza del nostro pianeta deve essere garantita su scala internazionale”, ha affermato, secondo The Guardian, Dior Fall Sow, coautore della bozza e giurista delle Nazioni Unite.