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Nucleare. Stop del Governo alle centrali

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Il governo ha depositato in aula al Senato un emendamento al decreto legge Omnibus che, bloccando tutte le norme per la costruzione delle nuove centrali nucleari, mira a superare il referendum del 12 giugno prossimo

’’Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari’. E’ questo il titolo dell’ emendamento al dl omnibus presentato nell’aula del Senato dal governo dove si stabilisce che’’al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche sui profili relativi alla sicurezza nucleare tenendo conto dello sviluppo tecnologico e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare’’.

L’emendamento, dopo aver definito nel dettaglio i vari punti da abrogare del testo del governo sulla moratoria nucleare per un anno, riafferma che ’’entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge il Consiglio dei ministri adotta la strategia energetica nazionale nella definizione della quale il consiglio dei ministri tiene conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione Europea e a livello internazionale in materia di scenari energetici e ambientali’’.

Si sposta sempre di un anno la valutazione alla luce anche degli stress test che fra breve saranno effettuati in Europa della praticabilita’ del ricorso a varie fonti energetiche.

La scelta dell’esecutivo di fare marcia indietro era stata in qualche modo anticipata da una serie di uscite degli ultimi giorni del ministro dell’Economia Giulio Tremonti, molto critiche nei confronti dell’opportunità di massicci investimenti sul nucleare. Dichiarazioni culminate oggi con l’intervento davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo. Tremonti in quella sede ha sostenuto l’opportunità di finanziare lo sviluppo delle energie alternative nel quadro di investimenti pubblici di interesse collettivo. "Questa fase – ha detto Tremonti – va utilizzata anche per sostenere investimenti pubblici destinati a operazioni di interesse collettivo. Il finanziamento delle energie alternative risponde a questa esigenza".

(VG)

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centrali nucleari, decreto romani, energie rinnovabili, nucleare

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