Quirinale: Marcucci, ‘Letta ci silenzia ma io dico Draghi resti a Chigi’

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Roma, 11 nov. (Adnkronos) – “Sul ddl Zan il mio partito, il Pd, ha fatto una serie di errori. Ora, poi, il dibattito sul prossimo presidente della Repubblica è silenziato. Renzi? Ha sbagliato, molto, a non presentarsi per la votazione in Senato”. Lo dice Andrea Marcucci, senatore ed ex capogruppo del Pd, a The Post Internazionale- Tpi, in edicola da venerdì 12 novembre.

“Anche se è stato imposto il silenziatore sulColle, la pre-partita va avanti in ogni caso. Alla fine è una consuetudine che si ripete ogni sette anni, per evitare di rispondere sui giornali e tessere così le trame nel dietro le quinte. Ma tabù o non tabù, io rispondo comunque. Il presidente del Consiglio in carica sta lavorando molto bene e sta ricevendo apprezzamenti da tutto il mondo. L’Italia ha di fatto una leadership internazionale che non aveva da tanto tempo. Tutto questo è innegabile e per questo io spero che continui il suo mandato fino al termine della legislatura. Poi faccio un ragionamento generale, se dalle elezioni del 2023 uscisse un quadro politico definito, mi piacerebbe che Draghi potesse accompagnare anche la realizzazione concreta delle riforme che il Parlamento sta approvando in questi mesi”.

“Per come stanno le cose, ora certamente all’Italia Draghi serve più a Palazzo Chigi che non al Quirinale. Se le urne ci diranno che c’è una maggioranza compatibile, l’indicazione per il ritorno di Draghi al governo sarebbe congrua”.

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