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Roma, 19 nov. (Adnkronos) – La rotta, ancora una volta, sembra indicarla il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rimarcando come la scienza, attraverso i vaccini, ci abbia permesso di uscire dal pantano del lockdown, di un’economia ferma, di un’Italia spaventata e paralizzata nelle case. Contro il Covid “abbiamo eretto un argine – dice il Capo dello Stato in occasione della celebrazione al Quirinale de ‘I Giorni della ricerca’ dell’Airc – siamo riusciti ad imboccare la strada della ripartenza, grazie alla scienza che ci ha fornito gli strumenti per proteggerci e per riconquistare spazi di libertà”. Ma “il virus continua a procurare allarme”, dunque “non si è esaurito il nostro dovere di responsabilità, particolarmente verso i più fragili”. Un dovere che si compie innanzitutto vaccinandosi.

E gli italiani, finora, hanno dimostrato di averlo chiaro in mente: in Austria, dove da lunedì torna il lockdown e da febbraio arriva l’obbligo a vaccinarsi, il 65% della popolazione si è ‘scudata’ dal Covid, in Italia la percentuale sale all’86%. Ecco perché, a Palazzo Chigi, c’è la volontà di continuare a spingere sulle vaccinazioni. L’unica strada per evitare nuove strette, in un Paese sfibrato da oltre un anno e mezzo di lotta al virus. Ma senza imposizioni che vadano oltre quanto non sia stato già fatto finora, vedi l’obbligo di green pass sui posti di lavoro.

La guardia resta alta, tuttavia la fotografia dei contagi, dei ricoverati e delle situazioni nelle terapie intensive restituisce un’immagine che non desta eccessivo allarmismo. Si attende il parere del Comitato tecnico scientifico sulla durata del green pass, che offrirà, una volta pronto, un’occasione di approfondimento. Per planare poi, settimana prossima, sul tavolo di un Consiglio dei ministri pronto a confermare l’obbligarietà dei vaccini per il personale sanitario e nelle Rsa all’inoculazione della terza dose. Per ora, confermano fonti di governo, non si dovrebbe andare oltre.

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