A scuola si beve l’acqua del rubinetto

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Dagli asili nido alle scuole medie, l’acqua servita in mensa è quella del rubinetto. Una scelta amica dell’ambiente che garantisce un notevole risparmio economico

 

Conclusa la pausa estiva è ora giunto il momento per gli studenti italiani di tornare sui banchi di scuola. Da oggi al 17 settembre riapriranno gli istituti di tutto lo stivale e sono sempre di più quelli che, per le mense, decidono di abolire l’acqua in bottiglia e proporre quella a km zero.

Questa scelta, sottolinea AQUA ITALIA (federata ad ANIMA – Confindustria), garantisce un notevole risparmio economico – costa dalle 300 alle 1000 volte meno della cugina in bottiglia -,evita gli sprechi e protegge l’ambiente. È noto infatti che 1 kg di PET (25 bottiglie da 1,5 litri) consuma 2kg si petrolio e 17,5 litri d’acqua e rilascia poi nell’atmosfera:

  • 40g di idrocarburi
  • 25 g di ossidi di zolfo
  • 20g di ossidi d’azoto
  • 18 g di monossido di carbonio
  • 2,3 kg di anidride carbonica, gas responsabile dell’effetto serra.

 

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