Milleproroghe: Orfini, ‘posizioni diverse non sono un dramma’

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Roma, 18 feb. (Adnkronos) – “Leggo di grandi polemiche e tensioni perché il governo è andato sotto per quattro volte in commissione sul Milleproroghe. Ognuno di quei voti ha una storia e una motivazione diversa come diverse sono le maggioranze e le minoranze che si sono formate in quelle quattro occasioni. Personalmente penso che su alcuni voti avesse ragione il governo, su altri no. Ma il punto è un altro”. Lo scrive Matteo Orfini del Pd su Fb.

“Quello che è successo è una vergogna? È sbagliato? È un boicottaggio a Draghi? Sono i partiti brutti e cattivi che ostacolano il governo? No. A meno di considerare il Parlamento come un luogo dove si deve solo ratificare quello che decide il governo. Ma banalmente non è questo il ruolo previsto dalla Costituzione. Certo, i partiti di maggioranza hanno il dovere di garantire i numeri al governo che sostengono. E infatti avviene regolarmente, tra mille difficoltà e mille tensioni. Tutti i giorni. È avvenuto anche la notte scorsa su una marea di emendamenti”.

“Ma se su alcuni aspetti di un provvedimento complesso e ampio come il milleproroghe, il Parlamento ha una posizione diversa dal governo, non è un dramma. Anzi, dovrebbe essere fisiologico in una democrazia parlamentare. La riduzione del Parlamento a ratificatore è uno dei problemi principali di questi anni, non certo una soluzione alle difficoltà del paese. Perché il confronto parlamentare fa bene alla democrazia. In questi anni è stato compresso, ridotto, demonizzato. E i risultati non mi pare siano stati meravigliosi, per nessuno. Quindi nessun dramma e continuiamo a lavorare”.

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