Il principe di Niccolo’ Machiavelli sbarca a New York, grazie ad Eni

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La mostra Il Principe di Niccolò Machiavelli e il suo tempo (1513-2013) sbarca in America in occasione dell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti e con il sostegno di Eni

 

Dopo il grande successo ottenuto al Complesso del Vittoriano di Roma nella scorsa primavera, la mostra “Il Principe di Niccolò Machiavelli e il suo tempo (1513-2013)” sbarca in America in occasione dell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti e con il sostegno di Eni.

La mostra itinerante sarà inaugurata l’11 novembre alle ore 18:00 presso l’Ambasciata d’Italia a Washington. Interverranno Giuliano Amato, Claudio Bisogniero, Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, Maria Letizia Sebastiani, responsabile della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze,  Alessandro Campi e Marco Pizzo, curatori della mostra ed Enzo Viscusi Eni Senior Advisor.

“Questa esposizione rappresenta il modo migliore di celebrare i cinquecento anni di una delle più famose opere letterarie e filosofiche della storia”, ha detto l’Ambasciatore italiano negli Usa Claudio Bisogniero. “Il Principe di Machiavelli continua ad offrire ancora oggi un’importante chiave di lettura per comprendere le problematiche e l’evoluzione storica delle moderne democrazie”.

Dall’11 novembre al 6 gennaio la mostra sarà visitabile in due città: a Washington presso l’Ambasciata d’Italia (11-28 novembre) e presso la Georgetown University (12-28 novembre); a New York presso l’Istituto Italiano di Cultura (6 dicembre-6 gennaio) e presso l’Italian Academy for Advanced Studies (6-20 dicembre), con incontri che verteranno sull’obiettivo dell’esposizione: situare Machiavelli e il suo scritto nel giusto contesto storico, illustrando i diversi modi con cui l’uno e l’altro vengono oggi considerati e percepiti.

La mostra “Il Principe di Niccolò Machiavelli e il suo tempo (1513-2013)” nasce sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. E’ organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e dall’Ambasciata d’Italia a Washington con il supporto del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, ed è curata da Alessandro Campi in collaborazione con Marco Pizzo. L’iniziativa è dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, ed è realizzata da Comunicare Organizzando. Il coordinamento generale è di Alessandro Nicosia. 

Per ricordare i cinque secoli del capolavoro machiavelliano, in modo per quanto possibile rigoroso e completo, si è deciso di costruire un percorso che è al tempo stesso un viaggio nel tempo e nello spazio. Si comincia dall’epoca rinascimentale per giungere ai giorni nostri. Quando Machiavelli, in una lettera datata 10 dicembre 1513, annunciava all’amico Francesco Vettori di aver composto «uno opuscolo De principatibus» non poteva certo immaginare, sebbene dotato di una fantasia fervida e di un’acuta intelligenza, che quel suo testo sarebbe divenuto l’opera politica al tempo stesso più celebrata e vilipesa, la più letta e al contempo la più fraintesa degli ultimi cinquecento anni. Nonché un vero e proprio caso editoriale, se è vero che Il Principe è con ogni probabilità (insieme alla Divina Commedia dantesca e al Pinocchio di Collodi) l’opera della letteratura italiana più conosciuta e tradotta nel mondo.

La mostra – che si articola in quattro sezioni – ripercorre la storia de Il Principe, la figura di Machiavelli e la fortuna che l’importante opera ha avuto nei secoli. Una serie di scrittori, di politici e di intellettuali, dal XVI secolo ai giorni nostri, hanno visto infatti nello scritto di Machiavelli il loro punto di riferimento ideale, contribuendo alla sua straordinaria diffusione in tutto il mondo grazie a traduzioni ed edizioni in più lingue. Importanti istituzioni e collezioni private hanno contribuito alla realizzazione di questa importante esposizione. Tra questi, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, il Museo Centrale del Risorgimento, il Museo Nazionale di Palazzo Venezia e la Biblioteca Augusta di Perugia.

Si potranno ammirare quadri, costumi e memorabilia, ma anche videogiochi e ricostruzioni multimediali della Firenze di Machiavelli. Immancabili, alcuni esemplari delle più famose edizioni del Principe nonché delle traduzioni storiche che lo hanno reso celebre in tutto il mondo. 

 

L’esposizione non intende suggerire un’interpretazione del Principe e del suo autore, bensì rivolgere l’invito a leggere, o rileggere, un capolavoro della cultura universale alla luce degli stimoli e delle informazioni ricevuti percorrendo la mostra. Il progetto prevede infatti il 12 novembre, dopo l’inaugurazione della mostra alla Georgetown University (ore 17,30), una lectio magistralis del giudice della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, sul tema “Il Principe di Niccolò Machiavelli e il suo tempo”. Il 6 dicembre, in occasione dell’inaugurazione di una sezione della mostra, si terrà presso l’Italian Academy for Advanced Studies di New York la conferenza internazionale dal titolo Liberty and Conflict: Machiavelli on Politics and Power. Alle 18:000, inaugurazione delle altre sezioni della mostra “Il Principe di Niccolò Machiavelli e il suo tempo (1513-2013)” presso l’Istituto Italiano di Cultura a New York. 

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