Un arcobaleno di carote per il nostro benessere

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La più famosa e’ quella arancione, ma le sue sorelle viola, gialle e bianche non hanno niente da invidiarle

 

Di che colore è una carota? Facile, arancione. Una risposta che verrebbe naturale ma è in realtà esatta sono in parte. Perché una carota può essere nera, gialla, o anche bianca. E anzi, c’è da dire che il monopolio della carota che conosciamo si afferma solo a partire dal ‘500, quando gli olandesi, in onore della dinastia regnante degli Orange, selezionarono questa varietà destinata poi ad affermarsi su tutte le altre nel corso del tempo. 

Naturalmente un po’ tutti conosciamo la grande ricchezza di nutrienti della carota tradizionale, ma vale la pena conoscere da vicino anche le sue sorelle.

Le carote nere, o meglio viola, per esempio, sono ricche di  flavonoidi, composti che “colorano” anche altri alimenti come il vino rosso o i mirtilli. Secondo uno studio della dottoressa Anneline Padayachee (Università del Queensland) pubblicato su Food Chemistry, proprio questa ricchezza di polifenoli rende le carote nere molto utili nella prevenzione dei tumori del colon. Infatti i polifenoli sono strettamente legati alle fibre della carota e vengono liberati sono nelle ultime fasi della digestione cioè nell’intestino, ove esercitano la loro azione. Grazie alla loro azione antiossidante, inoltre le carote nere diventano valide alleate per contrastare l’invecchiamento dei tessuti e per proteggere la circolazione capillare. Le carote nere contengono una maggiore quantità di antiossidanti e di betacarotene rispetto alle carote arancioni e quindi vale la pena cercare qualche negozio ben fornito per fare un bel regalo alla nostro corpo. Purtroppo in Italia non sono molto diffuse, mentre il loro uso è molto frequente in Oriente.

Ci sono poi le carote gialle, caratterizzate dall’alto contenuto di luteina, importantissima per la prevenzione delle malattie degli occhi. In particolare, questa sostanza aumenta la densità del pigmento maculare della retina e riduce fortemente i rischi di degenerazione, spesso legati all’invecchiamento dell’occhio. E’ vero dunque che il consumo di carote fa bene agli occhi, ma questo è tanto più vero per le carote gialle.

 

La carota bianca invece si chiama in realtà Pastinaca ed è una pianta diversa ma della stessa famiglia delle Ombrellifere a cui appartiene la carota. In Italia era un tempo molto diffusa ma la sua coltivazione si è andata piano piano perdendo. E’ ricca di fibre, potassio, minerali e i rimedi della nonna la consigliavano per sostenere la convalescenza e contrastare la fatica. 

a.s. 

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