ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Digithon 2024: ecco le 100 startup selezionate per 9ª edizione maratona digitale-L'infettivologo Galli condannato a un anno e quattro mesi per falso-Febbre Oropouche, test per diagnosticare l'infezione: rilevati primi 2 casi in Lombardia-Ferrarelle, presentato Bilancio Sostenibilità 2023-Ferragni sparisce dai social dopo il ricovero di Fedez, i rumors sui motivi-Roma, con passamontagna e muta da sub rapina Rolex a Casal Palocco-Settimana corta, i consigli per gestirla durante il periodo estivo-Migranti, De Luca (Consulenti lavoro): "Agire su click day, non risponde a esigenze imprese"-Nuoto artistico, Giorgio Minisini si ritira: "Non voglio più farmi male"-Al via 'Newsroom' di Monica Maggioni in prima serata su Rai 3-Ucraina-Russia, schermaglie sul secondo vertice di pace e occhi puntati sugli Usa-Condizionatori e ventilatori sempre accesi? Ecco come evitare salasso in bolletta-Calcio, da Omnicom e Lega A primo studio per misurare impatto pubblicità durante partite-B7, Marcegaglia: "No a protezionismo miope e approcci nazionalistici"-B7, Poggi (Deloitte): "Commercio internazionale? Fondamentale politica condivisa paesi G7"-Trovata morta in dirupo a Ischia, compagno fermato per maltrattamenti-Blinken striglia Israele: "Bilancio dei morti a Gaza è inaccettabile"-Mbappé nuovo numero 9 del Real Madrid: "Un sogno, darò la vita per il club"-Ue, chi è Roberta Metsola: la maltese di Finlandia che piace a destra e a sinistra-Roma, tenta di fermare lite tra coinquilini: uno gli stacca un dito con un morso

L’organismo più grande del mondo

Condividi questo articolo:

È marino, si trova in Australia ed è stato capace di autoclonarsi per 180 km

Shark Bay, nell’Australia Occidentale, è un’area Patrimonio dell’Umanità dominata da praterie di posidonia. Ha una superficie complessiva che eguaglia quella del Galles e ospita numerose specie: squali, tartarughe, razze e una colonia di oltre 10.000 dugonghi.

Un gruppo di scienziati dell’University of Western Australia guidati dalla biologa Elizabeth Sinclair, sequenziando il il dna della posidonia che si trovava in 10 aree diverse della baia, ha scoperto che in 9 di esse la pianta aveva lo stesso corredo genetico.

Nello studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B sono stati riportati i dati degli approfondimenti effettuati: la pianta originaria autoclona se stessa da ormai 4.500 anni grazie ad un habitat favorevole.

Qual è il suo superpotere

Le piante che si riproducono per clonazione, solitamente, avendo una diversità genetica minore non riescono ad adattarsi ai cambiamenti (la baia ha cambi di salinità e temperatura consistenti ed è costantemente battuta dal sole), dimostrandosi quindi meno resistenti.

Ma questa posidonia in particolare si è rivelata essere un ibrido: invece di possedere 20 cromosomi, come una posidonia qualsiasi, ne possiede 40, ma ancora non si è scoperto il genere a cui appartengono.

Luna Riillo

Questo articolo è stato letto 51 volte.

australia, organismo più grande del mondo, posidonia che si autoclona, posidonia più grande del mondo, shark bay australia

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net