Ruby ter: Lollobrigida, ‘Berlusconi perseguitato, la Commissione d’inchiesta non è all’Odg’
Roma, 16 feb. (Adnkronos) – “Siamo molto soddisfatti e felici per lui. Purtroppo questa sentenza arriva dopo undici anni, un tempo davvero troppo lungo per quello che, oggi si è dimostrato, era un innocente”. Lo dice il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida alla ‘Stampa’ sulla sentenza del Ruby ter.
Vuole dire che la sentenza accelera l’urgenza di una riforma della giustizia? “Sono questioni separate. Sicuramente il Parlamento dovrà riflettere sui tempi della giustizia, che, come in questo caso, rischiano di condizionare anche la vita politica. Lo sconfinamento di una parte della magistratura pone dei dubbi su atteggiamenti che Berlusconi ha spesso definito persecutori. Oggi la storia gli dà ragione”, dice il ministro.
La commissione parlamentare d’inchiesta sulla magistratura “non è all’ordine del giorno. Detto ciò, ci sono diverse proposte in Parlamento per fare chiarezza su alcune inchieste che hanno riguardato la politica, dove resta il dubbio di intenti persecutori da parte di alcuni magistrati. Il libro di Palamara, d’altronde, non lo abbiamo dimenticato. Il Parlamento ha diritto di fare le verifiche e non spetta a me indicare lo strumento». Si procederà subito con la separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici, come chiede Forza Italia? “Non è una priorità, c’è la necessità di intervenire, lo abbiamo scritto anche nel programma del centrodestra. Ma va fatto con un sereno confronto con la magistratura. Il voto del Csm ha dimostrato che al loro interno esistono sensibilità diverse, per cui si può discutere senza pregiudizi. Bisogna garantire una giustizia credibile, senza interferenze reciproche”, spiega il ministro.