Ruby ter: Ronzulli (FI), ‘un attacco alla libertà, eccessi da chi spiava dal buco’

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Roma, 16 feb (Adnkronos) – Berlusconi “ovviamente era molto felice e soddisfatto, anche se non aveva alcun dubbio circa l’esito del processo. Un processo che neanche doveva avere inizio, come ha confermato il tribunale, dichiarando che il fatto non sussiste. Per ristabilire la verità, pero, ci sono voluti 11 anni, oltre 600 udienze e milioni di euro spesi sulle spalle dei contribuenti”. Lo dice la presidente dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli a ‘Repubblica’ sulla sentenza del Ruby ter.

Berlusconi “ha subito una gogna mediatico-giudiziaria senza precedenti, che ha colpito non solo il Berlusconi uomo, padre, nonno, imprenditore e politico. Ma anche il Berlusconi statista, che rappresentava l’Italia in Europa e nel mondo, con il conseguente insanabile danno d’immagine per il nostro Paese. Mi chiedo chi mai potrà risarcire tutto questo”, dice Ronzulli.

“L’unico eccesso cui abbiamo assistito è stato quello di guardare dal buco della serratura della vita privata di una persona, per cercare di distruggerne l’immagine. Tutto ciò, in un Paese civile è inaccettabile. Le responsabilità politiche e morali sono di chi ha permesso tutto questo. Perché lede la libertà di una persona. E non parlo solo di quella di Berlusconi, ma di ogni cittadino”, spiega tra le altre cose l’esponente di FI.

(Adnkronos) – Sulla commissione sull’uso politico della giustizia, Ronzulli dice: “Chi conosce la storia personale e politica del presidente Berlusconi, sa che è incapace di provare rancore o spirito di vendetta. In questi ultimi 30 anni sono state distrutte vite, persone e carriere, sono stati fatti e disfatti governi, attraverso processi che si sono quasi tutti conclusi con assoluzioni. Non sarà il caso di avere un po’ chiarezza? Io credo che una parola di verità la si debba non a noi, ma al popolo italiano”.

La riforma della giustizia che il governo ha in cantiere deve trarre spunto dal caso Berlusconi? E in che modo? “No, deve trarre spunto solo dalle condizioni in cui versa la giustizia, dai milioni di cause civili e di processi arretrati, dall’inefficienza della macchina giudiziaria. È necessaria una netta separazione delle carriere, una seria regolamentazione delle intercettazioni, con divieti e sanzioni per chi violasse il vincolo della loro segretezza o diffondesse quelle ininfluenti ai fini del processo. Va modificato profondamente l’abuso d’ufficio e salutiamo con favore il progetto del ministro Nordio di modificare la legge sulla prescrizione, che i 5Stelle avevano trasformato in un ‘fine processo mai'”, replica Ronzulli.

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