Roma nel 2050: come diventerà senza un intervento sul clima
Un Piano di adattamento climatico per Roma
È stato avviato il 18 gennaio 2023 il piano di adattamento climatico per Roma, un piano che prevede la collaborazione fra il comune di Roma e il CMCC, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, un ente di ricerca che studia e analizza il clima e le interazioni che questo sistema ha con l’ambiente, l’economia e la società di una città o nazione.
Lo scopo è quello di trovare delle soluzioni che permettano di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici in varie aree della città, per salvaguardare la salute dei cittadini e per individuare le zone a rischio maggiore, rafforzando la sicurezza.
Paola Mercogliano, scienziata e direttrice della divisione Regional Models and geo-Hydrological Impacts al CMCC, ha esposto una relazione sui possibili scenari che potrebbero verificarsi a causa del cambiamento climatico nella capitale. Anche se il cambiamento climatico è già in atto ha voluto mettere in evidenza che “grazie ai grandi progressi tecnologici, soprattutto con l’uso dei supercomputer e le ricerche in questo campo, è possibile elaborare dei sistemi di adattamento, basati appunto su analisi quantitative e valutazioni precise”.
Il rischio di non intervenire attuando le politiche climatiche suggerite dagli studi è quello di assistere a fenomeni di ondate di calore, innalzamenti sempre più costanti delle temperature, siccità estrema, alternate a eventi di pioggia estremi.
Fonte: Repubblica.it
Dal grafico sopra riportato si può notare come i fenomeni non sono distribuiti in modo uniforme in tutte le aree della capitale: per questo è necessario agire con interventi mirati in ogni zona, in modo da limitare danni e salvaguardare la città e la salute dei cittadini.
Luna Riillo
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