Premi: Sostantivo Femminile, a Elisabetta Sgarbi riconoscimento ‘Signora dell’Arte’

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Roma, 3 mar. -(Adnkronos) – – Elisabetta Sgarbi è una delle donne cui sarà assegnato lunedì 6 marzo uno dei riconoscimento del Premio Arte: Sostantivo Femminile, giunto alla 15ma edizione. La premiazione è in calendario alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma e vedrà l’assegnazione di riconoscimenti anche a Cristiana Capotondi, Bruna Esposito, Elena Ferrante, Cristina Fogazzi, Maria Flora Monini, Antonella Polimeni, Speranza Scappucci.

Ad assegnare il premio – riconoscimento tutto al femminile attribuito a donne che si sono particolarmente distinte nel mondo dell’arte, della scienza, della cultura e dell’imprenditoria – è l’Associazione A3M – Amici della Galleria Nazionale d’Arte Moderna in collaborazione con la Galleria Nazionale. Alla Sgarbi – editrice ma anche regista cinematografica e organizzatrice di eventi culturali – andrà il riconoscimento di “Signora dell’arte 2023”: a premiarla sarà Flavia Mazzarella, presidente del Consiglio d’Amministrazione di BPER Banca.

«Sono lieta e onorata di questo riconoscimento per la mia attività editoriale e nel mondo della cultura. Il fatto che sia una donna non mi impedisce di condividere il premio con tutti gli scrittori e artisti, uomini o donne, che hanno arricchito e reso possibile il mio viaggio nell’editoria, che ancora continua.», dichiara Elisabetta Sgarbi.

“Come recita il titolo del premio stesso – commenta la presidente dell’Associazione A3M Maddalena Santeroni – vogliamo rendere protagonista la parola “Arte” legandola non solo al luogo dove il Premio è nato, ma al significato stesso del termine. Arte come sostantivo femminile etimologicamente legato alla radice sanscrita “arche” che esprime il senso di “andare verso”. L’ arte, quindi, come capacità di agire e produrre, ma anche perseguire una direzione precisa, con determinazione e tenacia. Una formula che, unita alla naturale coesione tra donne, si fa testimonianza di esperienze, seppur diverse per professioni e ruoli, accumunate però dall’emergere “al femminile” in una società dove ancora la parità di genere non è giunta in porto”.

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