L’Aquila è la capitale italiana della Cultura 2026
(Adnkronos) –
L'Aquila sarà la capitale italiana della Cultura nel 2026. L'annuncio arriva dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nel giorno della proclamazione della città vincitrice, scelta dalla giuria presieduta da Davide Desario, direttore di Adnkronos. Il capoluogo abruzzese ha vinto sulle altre nove città finaliste: si tratta di Agnone, Alba, Gaeta, Latina, Lucera, Maratea, Rimini, Treviso e i comuni della Valdichiana. “Il dossier promuove un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale – si legge nelle motivazioni della giuria – mira al recupero dell’identità, puntando sulla cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con il territorio circostante; la strategia identificata è destinata ad avere un importante effetto moltiplicatore. Il budget previsto è coerente con gli obiettivi e il palinsesto degli eventi e delle iniziative si sviluppa per un intero anno e copre tutto il panorama delle espressioni artistiche e culturali: cinema, teatro, musica, arti visive; apprezzata l’attenzione ai giovani, che non saranno solo fruitori ma attori. Il progetto realizza anche una buona integrazione tra pubblico e privato ed è molto apprezzata la centralità e il coinvolgimento del sistema museale bibliotecario e universitario. Il giudizio è eccellente”. "La designazione di L’Aquila a Capitale italiana della Cultura 2026 è una bellissima notizia, non solo per la città e il suo territorio, ma per tutto l’Appennino centrale. Si tratta di un risultato che rende merito all’ottimo lavoro del sindaco Pierluigi Biondi, della sua amministrazione e di una filiera che, a partire dal presidente della Regione Marco Marsilio, in Abruzzo ha dimostrato di essere efficace e vincente", dichiara il commissario straordinario al Sisma 2016, Guido Castelli. “Il legame che corre tra l’Aquila e la struttura commissariale che guido è costante e all’insegna di una fattiva collaborazione che trova la sua applicazione nella cabina di coordinamento integrata sisma 2009-2016, che presiedo – sottolinea Castelli – Il capoluogo abruzzese, dopo il terribile sisma del 2009, ha avuto la tenacia e la capacità di rialzarsi in piedi e la designazione odierna è un ulteriore, prestigioso, segnale di rinascita che questa splendida città merita". "Sono certo che questo risultato porterà benefici non solo a L’Aquila, ma a tutto l’Appennino centrale – conclude – Questa vasta parte del nostro Paese è rimasta a lungo ai margini dell’agenda nazionale ma oggi, grazie all’attenzione e all’impegno concreto del governo Meloni, la tendenza è stata invertita attraverso l’adozione di una strategia di crescita e sviluppo che mette al primo posto la sicurezza e la sostenibilità”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)