ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Harry espulso dagli Usa? Cosa succede al principe con la vittoria di Trump-Rinnovo contratto statali, settimana corta, aumenti e più smart working: ecco cosa prevede-A Roma incontro culturale Erasmus, celebrazione mobilità e integrazione europea-Sostenibilità, Heidelberg Materials presenta evoBuild nuovi cementi e calcestruzzi a basse emissioni-Mike Tyson vs Jake Paul, si avvicina l'incontro: 25 milioni di spettatori su Netflix-Medicina, gastroenterologo Galloro: "Endoscopia operativa centrale per tumori precoci"-Malattie rare: ok di Aifa al rimborso ravulizumab in miastenia gravis generalizzata-"Trump is not my president... Grazie, sei de Ostia": la scritta virale su un muro a Roma-Salute, Parodi (Sied): "Emorragie digestive in aumento con invecchiamento popolazione"-Medicina, Germanà (Sied): "700 iscritti e molti giovani a Corso endoscopia digestiva-Gigi Riva oggi avrebbe compiuto 80 anni. Il figlio: "Lui nel cuore di tutta la Sardegna"-Milano, cadavere affiora in Naviglio Pavese: potrebbe essere Gino Panaiia-Ricerca: Hackathon Synlab, vince App Reviva per riabilitazione post ictus a domicilio-Nissan, utile crolla del 90%: annunciati 9mila licenziamenti-Rifiuti, Carnimeo (Ecopneus): "Dallo sport alle strade, le mille vite degli Pfu"-Sinner, il girone delle Finals: sfida a Medvedev e Fritz, evitato Alcaraz-Chi è il vigile neoassunto travolto a Roma: una gamba amputata a 25 anni-L'indagine, 54% giovani europei sa poco su fattori che influenzano fertilità-Rapporto Etifor, tutela della biodiversità è una responsabilità condivisa-Max Giusti, lo spettacolo 'Bollicine' arriva a Ferrara: in platea anche la SPAL

Pneumologo Blasi: “Vaccini potenti armi contro infezioni respiratorie nei fragili”

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) – "L'Italia è tra i Paesi più longevi e quindi aumentano i soggetti fragili che oggi rappresentano circa il 25% della popolazione. Soggetti altamente a rischio, soprattutto quando trattiamo le infezioni respiratorie e le infezioni virali in generale. Da qui l'importanza di proteggere le categorie più a rischio attraverso la prevenzione. I vaccini purtroppo non sono al primo posto tra gli anziani e fragili: soprattutto dopo il Covid assistiamo ad una vera e propria stanchezza verso la vaccinazione, perché per molti rappresenta un ulteriore carico e un potenziale pericolo per la salute, anziché vedere la realtà e cioè che è il mezzo migliore per prevenire le infezioni respiratorie e le complicanze, ovvero ospedalizzazioni e morte". Così all'Adnkronos Salute Francesco Blasi, professore ordinario di Malattie dell'apparato respiratorio all'Università degli Studi di Milano, a margine di un convegno promosso da Gsk – oggi e domani a Roma (Auditorium della Tecnica) – con oltre 200 pneumologi italiani, riuniti per fare il punto sulle nuove terapie a disposizione per le patologie respiratorie.  Tra le infezioni respiratorie, a preoccupare Blasi è soprattutto la malattia da virus sinciziale respiratorio (Rsv). "In Europa ci sono circa 158mila ospedalizzazioni per infezioni da Rsv all'anno – sottolinea – che è più o meno il dato riportato negli Stati Uniti, rispetto alla popolazione. Con una mortalità associata che è intorno all'8-9%. Inoltre, secondo uno studio italiano realizzato dall'ospedale Sacco di Milano, nei soggetti che arrivano in ospedale per essere ricoverati per infezioni respiratorie il 75% delle infezioni sono da Rsv, infezione gravata da una mortalità, anche in questo caso, intorno al 9%. Inoltre, circa il 75% dei pazienti con Rsv ha una polmonite grave. Questo vuol dire un impegno di risorse importanti e un'ammissione alla terapia intensiva che è più alta di quella legata all'infezione da influenza. Un dato interessante, perché conferma quello che è noto a livello internazionale, cioè che l'infezione da Rsv è causa di ospedalizzazione tra gli over 65 fragili, con una mortalità più alta dell'influenza. Non solo: l'Rsv è associato, come l'influenza, a eventi cardiovascolari durante il ricovero. Per cui il rischio relativo di avere un evento cardiovascolare, in particolare l'infarto miocardico, è nel paziente con Rsv 3 volte e mezzo maggiore rispetto al soggetto che non ha un'infezione virale. Per l'influenza è circa 6 volte". Infine, sui trattamenti per la Bpco, "i vantaggi di una terapia con una singola somministrazione e con l'uso di device che possono consentire di passare da un farmaco all'altro utilizzando lo stesso device è molto importante – rimarca lo specialista – in quanto questo consente l'educazione del paziente che si mantiene nel tempo, perché usare il device o l'inalatore consente di ridurre le riacutizzazioni di grado moderato e grave. In più, la mono-somministrazione favorisce l'aderenza alla terapia".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Questo articolo è stato letto 1 volte.

adnkronos, ultimora

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net