ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Gb, Kemi Badenoch è la nuova leader dei conservatori: "Grande onore"-Morto Gianni Delogu in un'incidente, inventò un sanificatore premiato in pandemia-Klaus Davi il giorno dopo l'aggressione davanti a moschea: "Milano città fuori controllo" - Video-Cina, un nuovo 'mostro' per la Marina: spunta una nave misteriosa - Foto-Alluvione Spagna, ancora morti a Valencia: migliaia di volontari per aiutare-Firenze, 26enne denuncia: "Violentata la notte di Halloween"-MotoGp Malesia, Bagnaia cade e Martin vince Sprint: titolo a un passo-Ucraina, droni russi su Kiev nella notte: in fiamme edificio residenziale-Monza-Milan: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv-Lancio di razzi da Libano nel centro di Israele, 19 feriti a Tira. Media: 84 morti in raid Idf a Jabalia-Udinese-Juventus: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv-Sparatoria nella notte a Napoli, morto 19enne-Ucraina, Zelensky: "Russia avanza e Corea attaccherà: alleati restano a guardare"-Kim Jong-un alza la voce, il patto con Putin e la sfida nucleare-Ucraina, morto Massimiliano Galletti: famiglia attende nulla osta per rientro salma-Trump e i problemi di look nel comizio: "I capelli non vanno, ma non sono vecchio"-Gp Brasile, Piastri in pole nella gara Sprint davanti a Norris: terzo Leclerc-Macerata, riaperta indagine duplice omicidio baronessa Rothschild e sua segretaria-Mondiali nuoto, Marchand mostruoso a Singapore: nuovo record nei 200 misti-Milano, Klaus Davi denuncia: "Aggredito davanti a moschea di Viale Jenner"

Von der Leyen cerca i voti di Meloni, oggi il confronto con il gruppo Ecr

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) – Bocche super cucite in Fratelli d'Italia, ieri, alla vigilia dell'incontro tra il gruppo Ecr – la famiglia politica europea di cui fa parte la forza politica guidata da Giorgia Meloni – e Ursula Von der Leyen, presidente uscente della Commissione europea a caccia dei voti necessari per iniziare il suo secondo mandato, dopo l'investitura arrivata in occasione dell'ultimo Consiglio europeo di giugno. Una nomina sulla quale Meloni si è astenuta per tenersi le mani libere in vista delle negoziazioni che proprio in questi giorni entreranno nel vivo.  La presidente del Consiglio italiana chiede una vicepresidenza e un portafoglio di peso per l'Italia all'interno del prossimo esecutivo europeo: quello del commissario alla concorrenza, obiettivo difficile, resta uno dei posti più ambiti perché consentirebbe all'Italia di avere un ruolo privilegiato nella gestione di dossier spinosi, balneari in primis. Sul tavolo restano altre opzioni come le deleghe al mercato interno, al bilancio e agli affari economici, quest'ultima nelle mani di Paolo Gentiloni attualmente.  Il nome che circola con insistenza per la poltrona di commissario è sempre quello del ministro per gli Affari europei e il Pnrr Raffaele Fitto, che ieri era con la premier a Bagnoli in occasione della cerimonia per la firma del protocollo d'intesa tra il governo e il commissario straordinario alla riqualificazione dell'area ex Italsider. In uno dei passaggi del suo intervento, la leader di Fratelli d'Italia ha espresso soddisfazione per il sì della Commissione europea di von der Leyen alla proroga di decontribuzione Sud, misura cara al suo governo: "La proroga di decontribuzione Sud, acclamata trasversalmente da tutte le forze politiche, è stata accordata dalla Commissione Ue su richiesta del governo italiano. E' una misura estremamente importante, molto utile e lavoriamo per farla diventare strutturale", ha spiegato Meloni, aggiungendo che il ministro Fitto "è già al lavoro con la Commissione su questo obiettivo e sono fiduciosa che possa riuscire anche in questo". Ma per garantire i suoi voti al Parlamento europeo quando si tratterà di confermare il bis di von der Leyen, Fdi pretende uno sforzo più ambizioso dall'attuale capo della Commissione. "Chiederemo discontinuità rispetto a diverse questioni", ha sottolineato l'europarlamentare Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo Ecr, in un'intervista a Il Tempo. "La transizione verde, il furore ideologico che ha prodotto danni alla competitività europea, non è più sostenibile" e "il fatto di aver appaltato alla Cina il destino energetico europeo pone un problema sotto il profilo dell'ambiente e sfrutta una sovranità della filiera che è quasi interamente nelle sue mani", denuncia l'esponente di Fdi.  
Passi in avanti, secondo Fratelli d'Italia, dovranno essere compiuti anche sul fronte del contrasto all'immigrazione clandestina perché finora, dice sempre Procaccini, c'è stato "troppo lassismo": "La presidente sembrava quasi collaterale alle Ong immigrazioniste. Poi c'è stato un ripensamento". Negli ultimi mesi, riconosce l'europarlamentare di Fdi, l'agenda von der Leyen è diventata più "ragionevole", ma il sì di Meloni alla riconferma di Ursula è ancora lontano. "Per ora è impossibile, ma vedremo", si tiene cauto Procaccini. Non è escluso che nelle prossime ore possa esserci un colloquio tra la premier e la presidente della Commissione. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Questo articolo è stato letto 1 volte.

adnkronos, ultimora

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net