Totti e il ritorno in campo, un affare da 100 milioni: due club ‘ideali’, ecco perché
(Adnkronos) – Quarantotto anni e non sentirli, reciterebbe un famosissimo spot se protagonista del salto della staccionata, all'epoca un inedito Dino Zoff, fosse Francesco Totti, che da giorni sta occupando le pagine di giornali e social con l'ipotesi di un suo ritorno in campo con un 'misterioso' club di serie A. "Due mesi e sarei in forma per almeno 30 minuti di gioco", ha dichiarato il 'Pupone'. E, al di la delle diffidenze di medici e preparatori, l'idea solletica decisamente i pubblicitari italiani che non la scartano, anzi, rilanciano: "Totti in campo? Non sono il classico 'allenatore della nazionale', quindi non saprei quale tipo di apporto in campo potrebbe dare una superstar come lui al suo nuovo team, ma sicuramente gioverebbe alla visibilità del club a livello mondiale, il che tradotto in nuove sponsorizzazioni -ragiona con l'Adnkronos Cesare Casiraghi, uno tra i più noti pubblicitari italiani- significa decine di milioni di euro".
Anche 100 milioni di euro, tra incassi, diritti per l'immagine, docu-serie, merchandising, ospitate, viralizzazioni social da capogiro e trasferte-show milionarie. Ovviamente a ciò si dovrà aggiungere il 'ritocco' di cachet che dovrà sborsare l'attuale sponsor. Sospetti da pubblicitario sul possibile Club? "Lo vedrei bene per un club 'minore' di serie A, in primis al Monza -sottolinea Davide Ciliberti spin doctor della società di comunicazione Purle & Noise- squadra che si sta dando molto da fare anche dal punto di vista dell'immagine, attività peraltro agevolatissima dal proscenio televisivo e non solo che la proprietà può offrire al brand e ai suoi giocatori. E peraltro un trasferimento in 'zona Biscione' sarebbe anche ora anche più agevole dal punto di vista emotivo visto che la sua ex Ilary non lavora più a Mediaset". Oppure al Como, alle cui spalle ci sono gli indonesiani Robert e Michael Hartono che sommati detengono, raccontano le cronache, un patrimonio da oltre 50 miliardi di dollari e sono entrambi nella top 10 dei proprietari di società sportive più ricchi del pianeta "e che, a dispetto della loro età (83-84 anni), oltre alla fantastica ricchezza, hanno una forma mentis decisamente votata al marketing e comunque aprirebbero al club comasco tutta la platea orientale", osserva Ciliberti. Ed anche gli scommettitori sportivi, puntando sull'ex-bandiera della Roma collezionerebbero un bel gruzzoletto dacché i bookmakers danno un suo ritorno a oltre 70 volte la posta. A tal proposito, insinuano il dubbio gli esperti del settore potrebbe essere tutto una trovata, comunque pubblicitaria, visto che il l'ex capitano giallorosso -guarda caso- è ambassador di una notissima casa di scommesse internazionale. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)