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A Gaza un ospedale 100% solare

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In uno dei quartieri più poveri della striscia di Gaza è nato un ospedale 100% rinnovabile

 

Efficiente e rinnovabile: parliamo del Jenin Charitable Hospital, a Gaza, una struttura alimentata al 100% dal sole. L’ospedale è dotato di un impianto fotovoltaico, costruito sul tetto della struttura, definitivamente operativo da fine novembre 2014. È grazie all’impianto solare che l’ospedale è completamente autonomo per l’approvvigionamento energetico per 17 h al dì, dalle 7.00 alle 24.00, con la produzione di 76 Mwtt per anno. La struttura  serve un bacino di 200mila persone, quelle del quartiere di Shijajia, uno dei più poveri e martoriati dagli attacchi di luglio ed agosto 2014. 

L’ospedale 1005 solare è il risultato dell’attività dell’ONG Sunshine4Palestine. ‘La carenza dell’energia è una vera piaga della Striscia di Gaza e per questo motivo abbiamo deciso di intervenire. Abbiamo cominciato a lavorare al progetto nel 2011 insieme all’ingegnere palestinese Haitham Ghanem, che è membro dell’associazione. In quell’anno abbiamo ideato l’impianto in tre moduli, installabili autonomamente l’uno dall’altro, ed individuato il budget necessario per la sua costituzione: circa 100mila euro.

Nel gennaio 2014, grazie a numerose donazioni, alla raccolta fondi attraverso eventi culturali e ad un finanziamento della Fondazione Vik Utopia Onlus, è stato installato il primo modulo. Ciò ha permesso il funzionamento di uno dei piani dell’ospedale per 17 ore al giorno, rispetto alle 4 ore precedenti. Un modulo che ha reso operativo l’ospedale anche sotto i recenti bombardamenti ed ha resistito ad essi.

Nel novembre del 2014 abbiamo completato l’installazione grazie ad un concerto realizzato in collaborazione con Stefano Bollani al Teatro Argentina di Roma. Con i proventi del sold out  abbiamo provveduto alla fornitura delle batterie che hanno permesso l’accensione dei rimanenti tre dei quattro inverters che costituiscono il modulo, portando l’impianto da 4 a 16kWp. Inoltre, abbiamo comprato 12 pacchi batteria ed abbiamo realizzato la nuova rete elettrica del secondo piano. L’ospedale ha così completa autonomia e tutte le sue cliniche (dipartimenti di otologia, dermatologia, medicina interna, psichiatria, chirurgia vascolare, chirurgia urologica, pediatria, ortopedia, pronto soccorso, vari laboratori di analisi ed una farmacia) sono operative  ed indipendenti da ogni approvvigionamento energetico’, ha raccontato Barbara Capone, giovane ricercatrice fisica italiana all’Università di Vienna.

 

 gc

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