ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Medicina, via libera Senato ad addio al test d'ingresso facoltà-Del Piero e la presidenza Figc, Alex: "Non dico no, ma nessuno mi ha candidato"-Trump nomina il generale Kellogg inviato per Ucraina e Russia-Food, Sabrina Bai: impresa al femminile e arte dell’ospitalità nel 1° ristorante kaiseki a Roma-Confprofessioni, Marco Natali è stato eletto presidente-Morte Ramy, inquirenti cercano altri video: appello a testimoni Corvetto-Emanuela Orlandi, Promotore giustizia Vaticano: "Dossier di cui parla Pietro esiste"-Musk pubblica lista funzionari federali da licenziare-Rigopiano, pg Cassazione: "Annullare assoluzioni dirigenti Regione"-Malattie rare, cardiologo D'Alto: "Per Iap ritardo diagnostico di 2 anni, inaccettabile"-Inps, Fava: "Promuovere dialogo con tutti i giovani per orientarli nel loro futuro"-Salute, Aurigemma (Lazio): "Istituzioni trasmettano cultura prevenzione e screening"-Salute, apneista Zecchini: "Cuore e respiro parti fondamentali della mia disciplina"-Malattie rare, Luppi (Msd Italia): "Impegnati in corretta informazione sulla Iap"-Una vita in apnea, campagna 'Al cuore del respiro' racconta la Iap-Trasporti, Milano più connessa si avvicina alla periferia: presentato allo Iulm ‘Fili’-Israele ricorrerà in appello contro mandato d'arresto Netanyahu-Asma per 4,6 mln, con 'DunfiatoforSchool' importanza respiro entra a scuola-Vietata trasferta Lazio, Gualtieri chiama Amsterdam: "Tifoseria non antisemita"-Canone Rai, Tajani: "Dietro no Forza Italia non c'è famiglia Berlusconi"

Israele ricorrerà in appello contro mandato d’arresto Netanyahu

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) – Israele ricorrerà in appello contro la decisione della Corte penale internazionale sui mandati d'arresto per il primo ministro Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa, Yoav Gallant. Ad anticipare la notizia su X è il giornalista di Axios Barak Ravid, spiegando di averlo appreso da un funzionario israeliano. L'indiscrezione è stata poi confermata dall'ufficio di Netanyahu in una nota, secondo cui la richiesta di Israele alla Cpi è di sospendere i mandati di arresto nei confronti del primo ministro e Gallant in attesa dell'esito dell'appello. Nel comunicato si spiega che il ricorso di Israele "espone nel dettaglio quanto sia stata assurda l'emissione di mandati di arresto e quanto sia priva di qualsiasi base fattuale o legale". Si aggiunge, inoltre, che se la Cpi respingesse il ricorso ciò non farebbe altro che "sottolineare agli amici di Israele negli Stati Uniti e nel mondo quanto la Corte penale internazionale sia faziosa nei confronti di Israele". La Cpi ha emesso giovedì 21 novembre scorso tre mandati di cattura per crimini di guerra nei confronti del primo ministro israeliano, il suo ex ministro della Difesa oltre che per il capo del braccio armato di Hamas, Mohammed Deif. I tre giudici hanno deciso all'unanimità sulla base delle accuse di crimini contro l'umanità e crimini di guerra: sia Netanyahu sia Gallant saranno passibili di arresto se si recheranno in uno degli oltre 120 Paesi che fanno parte della Cpi. La Corte ha invece emesso anche il mandato per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, noto anche come Mohammed Deif, per il massacro del 7 ottobre 2023. Israele afferma di aver ucciso Deif in un attacco aereo ad agosto, ma Hamas non ne ha mai riconosciuto formalmente la morte. Le implicazioni pratiche della decisione potrebbero essere limitate, dal momento che Israele e il suo principale alleato, gli Stati Uniti, non sono membri della Corte. "Ci sono ragionevoli prove per credere che entrambi abbiano intenzionalmente e coscientemente privato la popolazione civile di Gaza dei mezzi indispensabili per la loro sopravvivenza, compreso cibo, acqua, medicine e forniture mediche, insieme a carburante ed elettricità" scriveva nelle motivazioni la Corte penale internazionale. I giudici, che hanno accolto la richiesta che era stata presentata lo scorso maggio dal procuratore capo della Corte, Karim Khan, hanno scritto inoltre di credere che vi siano ragionevoli prove che entrambi "abbiano responsabilità penale per i seguenti crimini, come co-autori per aver commesso gli atti insieme ad altri: il crimine di guerra dell'utilizzo della morte per fame come arma di guerra e i crimini contro l'umanità di omicidio, persecuzione e altri atti disumani". Viene considerato, inoltre, che "entrambi abbiano responsabilità penale come superiori civili per il crimine di guerra di aver intenzionalmente ordinato un attacco contro la popolazione civile". Riguardo alle accuse di utilizzo della fame come arma di guerra, i giudici fanno riferimento al fatto che "le decisioni di permette o aumentare l'assistenza umanitaria a Gaza sono state spesso condizionate" e non per rispettare gli obblighi di Israele rispetto alla legge umanitaria internazionale, facendo riferimento anche "alle dichiarazioni di Netanyahu che collegavano lo stop dei beni primari e umanitari agli obiettivi della guerra".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Questo articolo è stato letto 1 volte.

adnkronos, ultimora

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net