ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Atp Cincinnati, Berrettini subito fuori-Nubifragio su Torino, 100 interventi dei vigili del fuoco - Video-Vaiolo scimmie, Oms: "Mpox emergenza sanitaria internazionale"-Stop al rimpatrio di 57 bambini in Ucraina, resteranno in Italia-Nomine, Renzi attacca Meloni: "Parenti d'Italia". La sorella della premier: "Non capisce"-Spagna, barca a vela contro le rocce a Formentera: feriti 9 italiani-Vacanze al mare con cane, ecco le spiagge italiane più dog friendly-Blindato colpito dai russi a Kursk, fonti militari: "Non è in dotazione a forze armate italiane"-Elezioni Usa, sondaggio: Harris avanti in 7 stati chiave, vantaggio Trump solo in Nevada-Fratelli d'Italia contro Elodie: "Accuse a Meloni solo per vendere calendario"-Ferragosto, Filcams: "La festa non si vende a lavoratrici e lavoratori il diritto di riposare"-Germania, sospetto sabotaggio a rete idrica: chiusa caserma della base di Colonia-Wahn-Francia, scontro tra due aerei militari: un pilota in salvo, due dispersi-Nuova fiamma per Fedez? Chi è Luna Shirin Rasia, la modella accanto al rapper negli scatti rubati-Licenziato dopo 27 anni per errore da 280 euro, dipendente modello si toglie la vita-Omicidio Michelle, il giallo dei messaggi da Treviso. Direttore del carcere: "Non partiti da qui"-Juventus e Szczesny, ufficiale la risoluzione del contratto-Harry e Meghan di nuovo in tour, pioggia di critiche: "Non sono più reali"-Ferragosto, Andreani (Uiltucs): "Lavorare non è sempre una scelta soprattutto in pmi e zone turistiche"-Ferragosto, Guarini (Fisascat): "Ammortizzatore sociale speciale per lavoro stagionale"

Le tecniche dei supermercati per farci spendere di più

Condividi questo articolo:

Nulla è lasciato al caso: il supermercato è uno spazio studiato per farci comprare di tutto, anche ciò che non ci serve

Il marketing e le tecniche di vendita sono scienze sempre più raffinate che hanno un unico grande obiettivo: farci comprare più cose possibile. Come sottolinea Slow Food USA, i supermercati sono luoghi studiati nel dettaglio per spennarci. Nulla è lasciato al caso. Il posizioanmento di un prodotto è cruciale per il suo successo commerciale.

Una recente ricerca ha studiato la strategia che si nasconde dietro alla vendita di bevande gassate: se vengono messe a fine corsia, le vendite aumentano fino al 51,7%. Se si vuole ottenere lo stesso risultato facendo leva sul prezzo, questo va abbassato del 22%.

E non tutte le marche hanno le stesse possibilità: un ‘posto in prima fila’ non è concesso a tutti; ovviamente i produttori più piccoli e gli artigiani partono svantaggiati.

Significa che i grandi marchi che possono permettersi un posizionamento migliore cresceranno. Lo testimonia la presenza di ‘cibo spazzatura’ e bibite gassate alla fine degli scaffali: le stime indicano un 30% di vendite negli USA attribuite a questi espositori vetrina che troviamo alla fine degli scaffali.

Perché queste posizioni sono le più ambite? Quando stiamo finendo la spesa siamo vittime di un ‘affaticamento decisionale’: in pratica siamo stanchi e abbiamo meno voglia di ponderare gli acquisti. In questo caso siamo più propensi a comprare d’impulso, quindi meno razionali.

Negli Stati Uniti il problema sta creando un circolo vizioso per i consumatori, che a forza di consumare cibo ricco di grassi rischiano l’obesità; ciò è ovviamente un circolo virtuoso per il fatturato delle grandi aziende alimentari che diventano sempre più potenti e si ‘accaparrano’ così i posti più strategici all’interno dei punti vendita, dove troveremo inevitabilmente cibi ricchi di grassi e di scarsa qualità.

Negli USA si mangia anche tanta carne, la quale ha un costo che va al di là del prezzo che paghiamo alla cassa.

a.po

Questo articolo è stato letto 30 volte.

junk food, marketing, obesità, supermercato, usa, vendita

Comments (6)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net