ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Formula 1, chi sono i piloti più pagati? Primo Verstappen, fuori dal podio Leclerc-Ronaldo, regalo speciale per Natale: l'Al Nassr gli dona un suv da 200mila euro-Nautica, Urso: "Normalizzazione crescita 2024 va sostenuta"-Nautica, Santanchè: "Stiamo lavorando a nuovo bando formazione turistica"-Gruppo San Donato, acquistate oltre 30 strutture Scanmed in Polonia-Welfare, Trovò (Fondimpresa): "Genitore sviluppa competenze utili anche in azienda"-Siria, la sorella di Dall'Oglio: "Continuo a cercare Padre Paolo, anche nelle carceri"-Natalità, Adnkronos Q&A: mantenere alta attenzione, serve coinvolgimento di tutti-Giubileo, Corrado Sassu (Casa a prima vista): "A Roma spinge prezzi e canoni alle stelle"-Infortuni, Santonastaso (Morti di lavoro): "Trend vittime non frena, ma fa notizia solo Calenzano"-Natalità, Murelli (Lega): "Senza aiuto famiglia né servizi sociali genitori faticano"-Nautica, Confindustria: 2024 si chiude in stabilità, dopo un 2023 da record-Il calciatore punito come Bart Simpson, la decisione dell'Union Saint-Gilloise - Video-Premi, Cultura e dialetti: assegnato il 'Salva la tua lingua locale'-Ballando con le stelle, 'consultazioni' Mariotto-Rai e caso non è chiuso-Llc, Barbieri (Ail): "Con grande sviluppo ricerca terapie innovative"-Nautica, Scarchilli (Mit): "Patente a 16 anni entro 6 miglia"-Tumori, Morosini (AstraZeneca): "Risultati importanti con terapia fissa orale"-Mare, Ribuffo: "Stiamo lavorando in condivisione al Piano del mare"-Bambina sopravvissuta a naufragio, procuratrice minori: "Natale in comunità per Yasmine"

Pier Silvio Berlusconi: “Mi auguro che Sanremo resti in Rai. Abbassare canone? Propaganda”

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) – "Da italiano mi auguro che il Festival di Sanremo rimanga in Rai". Quanto alla "proposta di diminuire il canone sia una mossa abbastanza di propaganda". Così Pier Silvio Berlusconi, ad di Mediaset, nel corso di un incontro con la stampa negli studi Mediaset a Cologno Monzese.  "Mi sembra che la situazione sia ancora troppo fumosa per poter esprimere un giudizio e io non arrivo neanche a pensare se mai potesse interessarci, vedremo. In ogni caso, penso che Sanremo sia un pezzo di Rai e che allo stesso tempo la Rai sia il vero motore e la vera forza di Sanremo. Dunque, da italiano mi auguro che il Festival rimanga in Rai", ha affermato. A un cronista che gli chiedeva se comunque l’idea di portare il Festival di Sanremo su Mediaset lo divertirebbe, Pier Silvio Berlusconi ha tagliato corto: "Non mi pongo neanche la domanda. Riguardo certi ambiti ritengo si debba essere rispettosi. E semmai un domani Sanremo dovesse essere sul mercato, lo valuteremo con l’atteggiamento giusto da azienda commerciale che valuta costi e ricavi. Per me -ha concluso- è un pezzo di Rai e tale dovrebbe rimanere".  "Io penso che la proposta di diminuire il canone sia una mossa abbastanza di propaganda: se togli 20 euro dal canone e poi devi recuperare 430 milioni dalla fiscalità generale, togli da una tasca e riprendi dall’altra, la sostanza non cambia. Anzi mi sembra una mossa meno chiara e trasparente nei confronti degli italiani", ha detto poi. "Al di là di questo – ha osservato l'ad di Mediaset- io penso che la politica italiana dovrebbe avere un occhio di riguardo nei confronti della Rai e del sistema audiovisivo. Perché il nostro Paese è quello che investe meno a livello pro capite a livello europeo. Una Rai forte, che rappresenta l’Italia, anche in termini di identità nazionale, è troppo importante e dunque la mia idea è esattamente opposta" a quella di Matteo Salvini. "Indebolire la Rai – ammonisce – rischia di distruggere il mercato dell’editoria italiana e vorrebbe dire spalancare le porte all’arrivo delle grandi multinazionali. E' ovvio, sarebbe facile dire che in Italia ci sono altre priorità, ma il settore dell'audiovisivo è importante e avrebbe bisogno di lavorarci su bene senza proposte un po' strampalate". In ogni caso, "Mediaset non teme l’abbassamento del canone Rai; io temo qualunque cosa che indebolisca il sistema editoriale e audiovisivo italiano, che è un sistema industriale e che, per il bene degli italiani, andrebbe rafforzato, sia in termini di occupazione che di prodotto". Quanto a Matteo Salvini, da sempre convinto promotore dell’idea di abolire il canone Rai, Pier Silvio Berlusconi dice: "a livello personale mi è simpatico, anzi penso di poter dire di avere un buon rapporto con lui, ma la politica è politica e ci sta anche fare propaganda. E' chiaro che per il cittadino le tasse possono essere antipatiche, ma svolgono una funzione importante". "La Rai ha un ruolo importantissimo in Italia e non solo per il sostegno a tutta l'industria dell'audiovisivo, ma anche per far vivere la nostra cultura, le nostre tradizioni e per l'identità italiana; bisognerebbe però fare in modo che fosse più chiaramente editore del servizio pubblico", ha detto ancora. "Torno a dire quello che ho detto un anno e mezzo fa: io non ho nessuna intenzione di scendere in politica", ha quindi ribadito. Diversi i motivi alla base della decisione: "Il primo – ha detto – è perché voglio continuare a fare il mio mestiere. Amo Mediaset e penso che il mio lavoro qui non sia finito; siamo in un momento molto bello, ma anche molto complicato e cruciale per lo sviluppo. Io amo questa azienda e tutte le persone che ci lavorano, quindi rimango qui". Secondo, "quand’anche fosse, non ritengo serio improvvisarsi; avrei bisogno di tempi di preparazione e di una bella gavetta". Quanto al terzo motivo, "che forse è la cosa più importante -ha sottolineato- è perché c’è un governo, un governo stabile, che sta facendo bene". E dunque, conclude, "che cosa potrei fare io in politica non lo so, ma so di certo che l’Italia oggi ha un governo stabile che soprattutto guardando a cosa sta succedendo in Francia e in Germania, sta facendo bene, in un momento molto complicato, provando a fare il meglio possibile".  "Nel 2024 Mediaset chiuderà un anno che non esito a definire eccezionale, nel vero senso della parola", ha detto quindi. "Dopo il Covid -ha spiegato l'ad – abbiamo provato a cambiare passo e devo dire che il cambio di passo si vede. Eccome se si vede. Parliamo di prodotto: tanto lavoro e tanto prodotto: nel 2024 supereremo le 9mila ore di auto prodotto, con una crescita di quasi il 20% rispetto al 2020. E' qualcosa di veramente faticoso, che dà molta soddisfazione. E i risultati per fortuna sono arrivati. Chiudiamo il secondo anno solare raggiungendo risultati di ascolto del servizio pubblico. Lo scorso anno, per la prima volta nella storia, li abbiamo superati, oggi siamo a un soffio", aggiunge puntualizzando tuttavia che "per noi essere uguali alla Rai o superare la Rai conta veramente poco, non è nei nostri obiettivi. Noi siamo una tv commerciale, lavoriamo per generare contatti pubblicitari e lì andiamo davvero molto bene". La quota contatti raggiunta da Mediaset tra i contatti generati dalla televisione italiana sta tra il 55-56%: "Parliamo di Grp, contatti lordi delle campagne pubblicitarie -avverte-; quest'anno siamo intorno al 55%, un filo meno dell’anno scorso perché ci sono stati eventi come gli Europei, ma questi risultati sono il segno di quanto efficace sia la nostra offerta televisiva".  Pier Silvio Berlusconi ha anche affrontato il tema "Andrea Giambruno che è "responsabile di un segmento info che è 'Diario del Giorno' e credo che questo sia più importante di andare o no in video". Parlando del futuro del giornalista, l'ad dice: "Vedremo, è un giornalista Mediaset e di sicuro tornerà in video. Ad oggi non ci sono progetti specifici che lo riguardano, ma penso che lui debba essere contento di lavorare ad un prodotto di cui è responsabile". Dopo le polemiche seguite ad alcuni fuori onda, che hanno portato la premier Giorgia Meloni, all'epoca sua compagna di vita, ad interrompere la loro relazione sentimentale e la rete a sospenderlo dalla conduzione del programma, Pier Silvio Berlusconi ha assicurato: "Se c'è un atteggiamento nei confronti di Giambruno è un atteggiamento protettivo. E non solo". Sul mancato intervento del giornalista alla trasmissione 'Belve' di Francesca Fagnani su Rai2, seguito poi alla presenza nella trasmissione 'Dritto e Rovescio' di Paolo Del Debbio su Rete4, l'ad spiega: "E' un giornalista di Mediaset ed è normale che vada prima a un programma di Mediaset. Lo abbiamo invitato da un’altra parte e così è stato". —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Questo articolo è stato letto 1 volte.

adnkronos, ultimora

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net