Il lander Philae e il suo misterioso silenzio

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Philae è ancora operativo, tranquillizzano gli esperti, ma certo è che non invia dati dal 9 di luglio

 

 

Nuovo, misterioso, ‘silenzio stampa’ da parte del lander Philae, che ha interrotto le comunicazioni con la sonda Rosetta lo scorso 9 luglio, quando Philae ha inviato a Terra l’ultima telemetria. Il motivo? Secondo gli ingegneri del centro di controllo dell’Agenzia spaziale tedesca (Dlr), Philae potrebbe essersi leggermente spostato, forse a causa dei gas emessi dalla cometa, impedendo così alla sua antenna di rivolgersi correttamente verso Rosetta.

Philae ovviamente è ancora operativo, perché continua a mandarci dati, anche se lo fa a intervalli irregolari’, tranquillizza Stephan Ulamec, responsabile delle operazioni. ‘Spesso abbiamo temuto che il lander si fosse spento – aggiunge – ma ogni volta ci ha puntualmente smentiti’.

 

Ora i tecnici intendono attivare un blocco di comandi, che sono ancora memorizzati nel computer del lander, per rimettere in funzione gli strumenti Mupus, Romap, Sesame, Ptolemy e Cosac. Se tutto dovesse funzionare, Philae inizierebbe di nuovo a fare ricerche scientifiche sulla cometa e quindi ad inviare nuovi dati a Terra.

La sonda Rosetta, in attesa di un segnale, continuerà la sua osservazione della cometa: l’obiettivo è quello di esplorare le latitutini meridionali che in queste settimane hanno iniziato ad essere illuminate dalla luce del Sole.

gc

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