La citta’ senza nome. Segni e segnali del paesaggio contemporaneo

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Due giorni densi di appuntamenti, incontri e riflessioni con i protagonisti della ricerca e del progetto, per indagare le nuove identità dei luoghi. La città cambia e, con essa, il comportamento di chi la abita. Quant’è diverso l’uomo urbano di oggi dal cittadino di qualche decennio fa? Il paesaggio che ci circonda è premessa o post-fazione dell’attuale paesaggio interiore?

Sono alcuni degli interrogativi lanciati da Behaviour, terza edizione de’ La città senza nome, Convegno internazionale di studio (25 – 26 novembre) ideato da Fulvio Caldarelli e realizzato da blueforma design consultants, in collaborazione con La Triennale di Milano e con la partecipazione della Fondazione VOLUME! di Roma e dell’Università IULM di Milano. Sponsor dell’evento sono Enel ed Engineering.Ingegneria Informatica.

Ad interrogarsi sulla quotidiana messa-in-scena dello scenario urbano – e sulle conseguenze, più o meno dirette, della forma della città sulla nostra forma mentale – ospiti internazionali appartenenti a discipline solo apparentemente distanti: architettura, comunicazione visiva, design, arte, antropologia, filosofia e neuroscienze.

Sul palco, rappresentanti storici del design italiano come Enzo Mari, Gillo Dorfles e Giovanni Anceschi. A rappresentare le più recenti tendenze del visual culture contemporanea: Ruedi Baur direttore dello Studio Intègral (Parigi), Dietmar Offenhuber del Laboratorio Senseable city del MIT (Boston), Thomas Castro graphic designer di Lust Lab (L’Aia). Una lettura dei fenomeni da prospettive differenti che diventa coscienza critica dello stato dei luoghi e ospita, tra gli altri, gli interventi di Marc Augé, Achille Bonito Oliva, Alberto Abruzzese, Aldo Colonetti, Franco Purini e Tiziana Villani.

In programma anche la proiezione del film documentario Birdwatching (regia di Fabio Iaquone e Luca Attili), caccia alle immagini del paesaggio contemporaneo con interventi, tra gli altri, dello scenografo Dante Ferretti e del compositore Giorgio Battistelli.

A conclusione delle due giornate di studio la presentazione del Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo, network di professionisti di fama internazionale (come il visual designer olandese Paul Mijksenaar, Sébastien Thiery dell’Atelier-Immediat di Parigi e Renato Nicolini architetto e drammaturgo, già ideatore dell’Estate Romana. Crocevia di competenze, istituito con l’obiettivo di coordinare una rete permanente di studio per fornire le premesse necessarie alla progettazione di interventi concreti attraverso il continuo esercizio di idee in partnership con pubbliche amministrazioni e aziende.

Con questa edizione, La città senza nome si conferma vivace punto d’incontro interdisciplinare sul tema della dimensione urbana e delle prestazioni sociali e comunicative degli spazi collettivi. Un’occasione di confronto diretto e di partecipazione sul tema sensibile della città, aperto a tutti i “produttori” di paesaggio, come al pubblico dei non addetti ai lavori.

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