Nasce l’idrosommelier: anche l’acqua ha il suo sapore

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Acqua insapore? Una storia vecchia. Nasce l’idrosommelier, per abbinare la bevanda con i piatti che portiamo a tavola

 

Non tutte le acque in bottiglia sono uguali. Parte da questo presupposto la nascita di una nuova figura professionale: l’idrosommelier, che aiuterà i consumatori ad una scelta consapevole della bottiglia giusta per il proprio fabbisogno o per il migliore abbinamento a tavola. A sostenere questa nuova figura è anche l’Associazione Degustatori Acque Minerali che ha appena pubblicato, con Agra edizioni, un vademecum che fissa dieci regole del buon servizio nella ristorazione.

‘Un buon abbinamento con l’acqua minerali può far crescere anche un piatto povero. Per questo, è importante imparare ad usare l’acqua minerale. Ad esempio, su pesce a vapore o un antipasto di pesce ok l’abbinamento con un’acqua con residuo fisso bassissimo; un’acqua piatta cioè, quella che tutti chiamano erroneamente naturale. Mentre le tagliatelle all’uovo con sugo ben si sposano con un’acqua più mineralizzata, magari con una bollicina piccola o medio piccola’, dicono i degustatori a chef e ristoratori. 

 

Anche l’acqua, quindi, ha un sapore, che dipende dalla mineralizzazione e anche dalla percentuale di anidride carbonica.

Il gusto dell’oro blu cambia anche in base alla regione: quasi dolce in Friuli e Umbria, dura in Lombardia, Toscana, Lazio, Calabria e Sicilia, e molto dura di Emilia Romagna e Marche.

gc

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