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Ecco il momento in cui una pianta carnivora attacca la preda

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Le piante carnivore scelgono cosa mangiare. Scopriamo il funzionamento

Ci sono piante che si nutrono di piccoli insetti, sono le cosiddette piante carnivore come ad esempio la dionea che cattura le proprie prede intrappolandole tra i due lati delle proprie foglie-fauci. E il meccanismo della ‘caccia’ è molto raffinato. La pianta infatti conta fino a cinque prima di passare all’azione: cioè prima di produrre gli enzimi ‘digestivi’ deve venire toccata per cinque volte dal malcapitato insetto.

La pianta acquisisce così informazioni sulla preda, sul suo valore nutrizionale e si prepara a ‘digerirla’.

Il meccanismo è stato descritto da uno studio tedesco della Universität Würzburg pubblicato su Current Biology.

Ma la dionea è veramente capace di contare? A quanto pare il meccanismo funziona proprio così. I ricercatori hanno provato a ‘ingannarla’ con degli stimoli simili a quelli dell’atterraggio di insetti sulle foglie. Con un singolo stimolo non succedeva nulla, al secondo la pianta entrava in allerta, avvisata dai sei peli che rappresentano il suo apparato sensoriale, iniziando a serrarsi attorno alla preda. A questo punto l’eventuale battito di ali dell’insetto rappresentava la definitiva chiamata alle armi: la pianta iniziava a produrre gli enzimi digestivi e a chiudersi, mettendo l’insetto in trappola.

Le piante carnivore rivelano quindi un sistema sensoriale molto sviluppato che garantisce la cattura delle prede senza mai sprecare energie: in pratica il processo si mette in moto solo quando la pianta è sicura di avere una preda a ‘portata di mano’.

E uno studio condotto nell’est dell’Australia ha individuato una pianta carnivora che utilizza tentacoli come catapulta per nutrirsi.

 

 

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dionea, funzionamento, pianta carnivora, preda

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