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Ricette mediche, si torna al passato: risparmio per i malati

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I medici torneranno liberi di prescrivere ciò che ritengono opportuno senza restrizioni

Il governo italiano ha fatto marcia indietro sul decreto che avrebbe reso a pagamento gli esami medici ritenuti ‘non appropriati’. La stretta riguardava oltre 200 prestazioni di specialistica ambulatoriale; tra esse ricordiamo:

  • estrazione e ricostruzione dei denti;
  • applicazione di apparecchi mobili o fissi;
  • esami di radiologia diagnostica come Tac e risonanza magnetica della colonna, degli arti superiori e inferiori;
  • densitometria ossea.

L’accesso era stato ristretto anche per alcuni esami di laboratorio, ad esempio:

  • colesterolo totale e Hdl e Ldl, trigliceridi;
  • test allergologici;
  • test per valutare la compatibilità in caso di trapianto (tipizzazione genomica);
  • esami di dermatologia allergologica.

La normativa prevista, che ora dovrebbe essere revocata, aveva messo in allarme sia i medici che i pazienti e prevedeva sanzioni per quei medici di base che avessero prescritto delle prestazioni sanitarie non strettamente necessarie. I pazienti avrebbero poi potuto usufruire di tali prestazioni o di tali esami, ma pagandoli in toto di tasca propria.

Ora i medici torneranno ‘liberi’ di prescrivere tutto quanto ritengono necessario alla tutela della salute, sulla base delle evidenze scientifiche.

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