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Il Panda non rischia più l’estinzione

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L’animale simbolo delle lotte ambientaliste se la passa meglio di un tempo, ora è l’orango orientale a rischio

Una buona notizia per tutti gli amanti della natura e degli animali: il panda non è più a rischio estinzione. 

Non c’è comunque da stappare lo spumante, dato che è ancora considerato “vulnerabile”, e dato che invece entra nella categoria “gravemente a rischio” un altro animale, il gorilla orientale. Qust’ultimo ha un record: è il più grande tra i primati.
A togliere il panda dalla lista è stato l’International Union for Conservation of Nature e questo grazie alle migliori condizione dell’habitat del panda, cioè le foreste di bambù, protette negli ultimi anni dalla Cina. Si contano in libertà 1.864 esemplari di panda adulti.

Discorso contrario per il Gorilla orientale, dato che nella Repubblica Democratica del Congo lo spazio vitale di questo animale si va restringendo e negli ultimi 20 anni la popolazione è diminuita del 70%.

E il gorilla orientale non è l’unico primate a rischio: a causa delal caccia e della distruzione degli habitat, rischiano di estinguersi anche il gorilla occidentale, l’orango del Borneo e l’orango di Sumatra. Un po’meno a rischio, ma sempre in pericolo, ci sono il bonobo e lo scimpanzè.

“Il bracconaggio e la distruzione dell’habitat sono le minacce principali, i fattori che spingono queste specie verso l’estinzione”, ha spiegato a Repubblica Carlo Rondinini, professore alla Sapienza di Roma e coordinatore della Red List per quanto riguarda la sezione mammiferi.
“Oggi abbiamo rivisto la classificazione di circa metà delle specie. Ci sono alcuni successi da celebrare, ma dovremmo usare questi esempi positivi anche per aiutare gli animali che restano a rischio”.

Anche i lemuri sono animali che rischiano molto.

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animali, estinzione, panda, wwf

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