Immobili del demanio gratis agli under 40 sui tracciati storico-religiosi e ciclopedonali

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Concessione gratuita di strutture del demanio per nuovi progetti legati al turismo “lento” e ciclopedonale

Un vecchio immobile del demanio potrebbe diventare l’inizio di una nuova vita se avete in mente un progetto per rilanciare queste strutture e avete meno di 40 anni.

È un’iniziativa simile a quella già intrapresa con i fari in concessione, ora esteso a vecchie case cantoniere, locande, masserie, ostelli, ma anche piccole stazioni, caselli idraulici, ex edifici scolastici, torri, palazzi storici, monasteri e antichi castelli. Sul piatto si trovano un centinaio di vecchi immobili pubblici che, se rimessi a nuovo, potrebbero diventare delle strutture ricettive per lanciare un turismo alternativo che ha bisogno di punti di ristoro, ciclofficine, alberghi…

Il progetto fa parte del Piano Strategico del Turismo e del Piano Straordinario della Mobilità turistica. Prevede il coinvolgimento di operatori privati o imprese, cooperative e associazioni composte in prevalenza da giovani under 40. Si cercano progetti di ammoderneranno delle strutture coinvolte, che ora versano in condizioni di abbandono e disuso. Se ne trovano lungo la Via Appia, la Via Francigena, il Cammino di Francesco, il Cammino di San Benedetto e le ciclovie Vento, Sole e Acqua (Acquedotto Pugliese).

Per l’estate è attesa la pubblicazione del bando di gara del Demanio per dare queste strutture in concessione gratuita con la formula 9 + 9 anni.

Il progetto verrà replicato anche nel 2018 e nel 2019; ogni anno verranno dati in concessione 100 immobili.
Il Mibact stanzierà 3 milioni di euro (attraverso 4 bandi) per fornire un tutoraggio alle start up che parteciperanno al progetto e accompagnarle nei primi 2 anni di vita.

“Cammini e Percorsi – ha dichiarato Roberto Reggi, Direttore dell’Agenzia del Demanio – è un progetto che racchiude tutti gli obiettivi strategici che guidano l’attività quotidiana dell’Agenzia: il recupero di immobili pubblici non più utilizzati, il supporto e la collaborazione con gli Enti territoriali, il confronto continuo con le altre istituzioni per trovare soluzioni ai problemi, il coinvolgimento della cittadinanza, la trasparenza nella gestione del patrimonio immobiliare dello Stato, l’attenzione verso le realtà locali e la volontà di generare valore economico e sociale grazie alla collaborazione pubblico-privato. Come è accaduto per il progetto Fari, oggi parte un cammino appassionante di trasformazione e rigenerazione di queste 100 strutture che coinvolgerà i giovani e le realtà locali in cui vivono, un beneficio reale che impatterà sui territori e sul turismo”.

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