Italia: addio al carbone entro il 2030, lo spiega ali ministro Calenda

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“L’uscita totale dal carbone tra il 2025-2030 è possibile, ma costerà circa 3 miliardi di euro”

L’Italia riuscirà ad abbandonare il carbone? Secondo il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda ciò e possibile, ma ci vorrà del tempo: “l’uscita totale dal carbone tra il 2025-2030 è possibile, ma costerà circa 3 miliardi di euro rispetto allo scenario base e dovrà essere affrontato il tema delle tempistiche autorizzative per nuove centrali e nuove infrastrutture”. Calenda lo ha spiegato in audizione con Gian Luca Galletti, ministro dell’ambiente, sulla Strategia Energetica Nazionale.

Abbandonare il carbone è una strada segnata. Prosegue il ministro: “credo sia una decisione verso cui dobbiamo andare, ma avendo ben presente i costi e il lavoro sulle autorizzazioni”. Dobbiamo considerati i costi per approvvigionare con un elettrodotto e con il potenziamento delle infrastrutture esistenti la stessa Sardegna (dove oggi sono attivi gli impianti a carbone di Fiumesanto e del Sulcis) e quelli per creare capacità generativa alternativa da nuove centrali.
Inoltre, secondo il ministro, bisogna calcolare “il tema degli stranded cost” da corrispondere ai proprietari delle centrali nel caso di uscita al 2025 e con impianti ancora non ammortizzati e “che saranno oggetto di contrattazione”. “Più anticipi il phase out, più devi pagare”, ha puntualizzato Calenda.

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carbone, energia, Italia

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