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Fra le case bianche di Cisternino. Valle d’Itria tra trulli e orecchiette

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Nella Valle d’Itria fra trulli e olivi secolari. E la sera nella tranquillità delle viuzze in pietra non si potra’ resistere alle delizie gastronomiche come le ‘bombette’ o i ‘gnummered’

Vicoli e scalette, le case imbiancate a calce per combattere il caldo, le strade in pietra. Cisternino, qualificato fra i Borghi più belli d’Italia, è forse il paese simbolo della Valle d’Itria, un territorio reso unico dai tantissimi trulli che lo punteggiano.

 

Riscoperto come meta turistica insieme a tutta la Puglia, il paese vanta una storia antica visto che l’area risulta abitata fin dai tempi dell’età del Bronzo. Insediamento romano poi, Cisternino conobbe il suo vero sviluppo a partire dall’VIII secolo, quando vi si insediarono monaci provenienti dall’Oriente. Il centro storico è dominato dalla Torre Normanno-Sveva, alta 17 metri e ospita molte chiese, fra le quali spicca la Chiesa Madre, dedicata a S. Nicola. Quella più amata dai residenti però si trova a 3 km dall’abitato. E’ il Santuario della Madonna d’Ibernia, considerata simbolo di fertilità e abbondanza (e per questo molto amata dagli sposi per le celebrazioni dei matrimoni). Passeggiando a testa in su nelle stradine di Cisternino si incontreranno anche molti palazzi nobiliari come il Palazzo del Governatore o quello Baronale. I dintorni del paese sono caratterizzati da filari bassi di viti, fichi, distese di olivi inframmezzati dai muretti a secco, strade rurali, prati colorati di fiori gialli.

 

Chi visita la Valle d’Itria non potrà resistere alle tentazioni culinarie. Naturalmente vanno provate le orecchiette, condite con un sugo di pomodoro fresco e cacioricotta grattugiato, oppure con le famose cime di rapa accompagnate da pomodorini e filetti di acciuga. Ottimo l’olio extravergine Dop Colline di Brindisi e diffusissima la carne che si può gustare dopo averla scelta nelle macellerie, attrezzate per arrostirla direttamente sul posto: salsicce di carne bovina, “gnummered” a base di interiora d’agnello, “bombette” (involtini di carne di manzo ripieni di formaggio e prosciutto). I tavolini vengono allestiti nei vicoletti e nelle piazzette dove diventa ancora più gustoso assaporare il cibo locale. Da provare anche il purè di fave con cicorie selvatiche, da mangiare con il pane cotto a legna. E poi naturalmente i taralli, nelle mille varietà, e le friselle. Cisternino è stato inserito nella rete internazionale delle "Città Slow". (alessandra severini)

 

Per conoscere meglio Cisternino e la Valle d’Itria:

www.borghitalia.it

www.comune.cisternino.br.it

www.mediterre.net/cisternino/

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